Rassegna storica del Risorgimento

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Vita dell'Istituto
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U 11 Tomo del primo volume uscirà nel corso di quest'anno, secondo il piano editoriale che si concluderà nel 1988, anno celebrativo del 70 anniversario di Vittorio Veneto.
Attorno a queste due operazioni di ricerca e di produzione editoriale ha ruotato l'attività del Comitato, che ha visto i suoi Consiglieri parimenti presenti nella bella impresa della riapertura del Museo del Risorgimento <già Museo del Risorgimento a Villa Guiccioli): è infatti da notare come nel Consiglio Direttivo di detto Museo figurino come Presidente il prof. Mario Michelon; come Consiglieri il prof. Giuseppe Mori, il comm. Gianni Pieropan, tutti componenti il Consiglio della presidenza del Comitato Vicentino dell'Istituto. Una presenza di alto rilievo per la guida e la realizzazione del progetto ormai ultimato per la riapertura del Museo che oggi si presenta modernamente funzionale, ristrutturato con criteri di efficienza e scientificità propri della museogratìa più avanzata, perseguiti con la collabo­ratone illuminata del dott. Fernando Rigon direttore dei Musei civici.
1 componenti la presidenza del Comitato, prof. Ermenegildo Reato, prof. Giovanni Mantese, prof. Gianni Cisotto, il dott. Virgilio Marzot {Presidente della Fondazione 3 No­vembre), il prof, Giuseppe Mori (presidente del Comitato Vicentino della Soc. Naz. Dante Alighieri ) in modi diversi hanno dato la loro collaborazione ad iniziative risorgimentali nei loro distinti Istituti e in manifestazioni culturali anche nelle scuole.
Una notazione a latere va pur fatta per citare la pubblicazione del volume Quotidiani e Periodici Vicentini (1811-1926), Accademia Olimpica, Vicenza 1986, del prof. Giovanni Cisotto; e quella del prof. Giuseppe Mori, Vicenza de sti ani , Editrice Gala, 1985, lavori che tendono a pilotare lo studioso o il curioso lettore nella riscoperta giornalistica, cronachistica, del Risorgimento vicentino.
Una particolare sollecitazione è stata rivolta al Provveditore agli Studi perché si adoeprasse a favorire contatti collaborativi tra il Comitato e i docenti di storia nelle scuole. In questo spirito e con una razionale distribuzione nelle scuole della Provincia e dei vari Enti culturali delle suddette pubblicazioni, il Comitato intende proseguire nella sua costante azione rivolta ad una rinnovata sensibilità popolare per la problematica risorgimentale locale e nazionale.
Giuseppe Mori
VITERBO. Nell'ultimo biennio l'attività del Comitato di Viterbo ha subito una stasi, determinata soprattutto dalla cessazione dei finanziamenti che in precedenza erano stati concessi, con cadenza annuale, dalla Regione Lazio, ai sensi della Legge regionale 32 del 1978. Di conseguenza il Consiglio Direttivo, per uscire da questa situazione, ha dato alla sua azione un'impostazione diversa, rivolgendosi alle Amministrazioni locali (Provincia, Comune capoluogo, Comuni minori particolarmente interessati al periodo, perché teatro di vicende risorgimentali), in maniera da poter sostituire il finanziamento diretto, non più concesso, con l'inserimento delle iniziative proposte dal Comitato nel quadro delle attività culturali programmate dalle suddette Amministrazioni. Tuttavia, anche se è stato già stilato un programma di massima, di concerto con l'Amministrazione Provinciale e con i Comuni di Viterbo e di Ronciglione, non si è ancora giunti alla fase operativa.
Va, tuttavia, ricordato che all'inizio del 1986 è stata portata a compimento la documentazione sui Convegni interregionali organizzati dal Comitato tra il 1979 ed il 1983; il 20 marzo, infatti, sono stati presentati gli Atti dell'ultimo di essi, dedicato a Francesco Orioli.. Con i tre convegni la cui idea venne suggerita dal prof. Ghisalberti all'indomani della conclusione del Congresso di Viterbo del 1978 il Comitato ritiene di aver dato un contributo allo studio della storia dei territori dello Stato della Chiesa in un'importante fase del nostro Risorgimento. Infatti, dopo l'analisi del tentativi di riforma operati, dopo }I Congresso di Vienna, dal cardinale Consalvi, tema del Convegno del 1979, sono stati rispettivamente tracciati, nel 1981 e nel 1983, un panorama degli avvenimenti del 1831-32 e un ritratto a tutto tondo di Francesco Orioli, che di quegli avvenimenti era stato uno del protagonisti.
I tre Convegni dunque, e gli Atti che ne raccolgono lo svolgimento e le conclusioni costituiscono un momento organico di studio e di ricerca. Non intendono, però, essere il momento conclusivo di quel periodo di intensa attività del Comitato di Viterbo che, iniziato da oltre un decennio, ha avuto il suo culmine nel 1978, con l'organizzazione del