Rassegna storica del Risorgimento

anno <1986>   pagina <540>
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Vita dell'Istituto
49* Congresso dell'Istituto. Si sta lavorando perché l'attuale stasi lasci In breve il posto alla realizzazione di altre iniziative già in cantiere.
Bruno Barbini
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ALESSANDRIA. L'11 ottobre 1986 s'è tenuta ad Alessandria, nella Sala Ferrerò annessa al Teatro Comunale, la serata dedicata ai canti popolari e patriottici, a matrice piemontese, grosso modo del periodo risorgimentale.
La manifestazione è stata resa possibile per il concreto patrocinio e supporto delle Amministrazioni Provinciale e Comunale d'Alessandria. In particolare, il Comitato d'Ales­sandria ringrazia il Sindaco dott. Giuseppe Mirabelli, con l'Assessore Veronesi, ed il Presidente dell'Amministrazione Provinciale geom. Franzo con l'Assessore Taverna.
Hanno iniziato la rappresentazione Silvio Belfiore e Silvia Piccollo, rispettivamente pianista e soprano, con brani musicali del secolo scorso. Applauditissimi. Ha fatto seguito Pier Giorgio Cellerino, col Canto di un esule . Alla chitarra, Roberto Vergagni. Apprez-zatissimi. Quindi, il gruppo dei Tre Martelli , guidato da Ezio Conti, con sette compo­nenti, tra cui Bernardette, una ragazza italo-francese, che interpreta le melopee popolari con particolare espressività. Ha chiuso degnamente lo spettacolo Luigi Visconti, non come architetto stimatissimo, ma con stralci di Businà , filastrocche con matrice ottocentesca, rinnovate d'anno in anno, a cura del Gruppo Gelindo del Teatro San Francesco d'Alessan­dria. Egli ha letto anche brani di Pietro Pietra.
Senza modestia, possiamo dire che la rievocazione di canti e poesie e suoni di epoca ottocentesca sono stati molto graditi dagli spettatori (ingresso gratuito aperto a tutti).
Presenti in sala i Consiglieri del Comitato dell'Istituto, Carmelo Belfiore, Paolo Ferrando, Adriano Ghiron, Matilde Cetroni Pivano, Giovanni Sisto, ed Emilio Spallicci, che ha presentato e chiuso lo spettacolo, come presidente. Assente perché fuori Italia, il Vice Presidente Giovanni Ferrofìno.
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BRESCIA. Riprendiamo dal Giornale di Brescia del 30 novembre 1986 l'articolo illustrativo del Convegno, organizzato dal nostro Comitato e dall'Ateneo, dedicato al tema Brescia provincia di confine nella Prima Guerra Mondiale (29-30 novembre 1986):
Afì auguro che al vostro convegno partecipino molti giovani , aveva detto l'altra sera il sindaco Padula nell'accogliere i relatori invitati all'Ateneo per il convegno: Brescia, provincia di confine durante la prima guerra mondiale. Si può dire che l'invito del primo cittadino di Brescia sia stato accolto in pieno dagli studenti della nostra città; infatti un gruppo piuttosto numeroso di giovani ha seguito ieri lo svolgersi della prima giornata del convegno. Questo fatto è stato rimarcato con piacere dal presidente dell'Ateneo bresciano, Mario Pedini, che nell'aprire ì lavori ha sottolineato quanto sia importante l'interesse dei giovani per la storia e soprattutto per le vicende che ci riguardano da vicino. L'ex ministro dell'istruzione ha inoltre affermato che gli studi su Brescia nel periodo della prima guerra mondiale sono già sviluppati., ma che occorre siano ampliati sin da quest'oggi con nuove indagini.
Prima di iniziare il seminario hanno preso la parola anche il direttore dei Civici musei bresciani, Bruno Passamani, e il presidente del comitato cittadino dell'Istituto per la storia del Risorgimento, Amedeo di Viarigi. Quest'ultimo ha consegnato alla prof. Emilia Morelli, presidente nazionale dell'Istituto, la Vittoria Alata donata dai sindaco agli organiz­zatori del convegno. Molto vasto il programma della due giorni storica bresciana: il programma prevede infatti quindici interventi di altrettanti relatori; dieci hanno avuto luogo ieri, gli ultimi cinque sono previsti per questa mattina.
Ha iniziato a parlare il gen. Bertinaria, che ha illustrato la teoria della guerra in montagna; gli interventi successivi hanno preso in considerazione vari altri temi: il problema dell'interventismo e del neutralismo, ia figura del gen. Cadorna, la questione del fronte bresciano, i volontari trentini e bresciani, le fonti d'archivio, il rapporto tra clero bresciano e guerra. Gli argomenti trattati questa mattina saranno invece: la grande guerra vista sui giornali bresciani, la ripercussione per la mobilitazione industriale, i templi votivi, l'aviazione nella guerra bresciana .