Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI PRIVATI; CHIETI STORIA 1799-1800; GIACOBINISMO CHIETI;
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1987
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Giuseppe F. de Tiberiis
processi ai democratici analogo provvedimento venne adottato ed eseguito, per ordine regio, il 10 gennaio 1803. La documentazione, di conseguenza, non può essere che frammentaria. Nel silenzio degli archivi pubblici restano solo le fonti private già scoperte, o che possano è da augurarselo ancora tornare in luce.
Va tuttavai ricordato che il Coppa-Zuccari scoprì, nell'Archivio di Stato di Napoli i Notamenti dei Rei di Stato delle Province di Chieti e Teramo , redatti nel 1801 e sfuggiti alla distruzione del 1803. W Altro materiale documentario non è disponibile; manca anche la possibilità di ricavare aliunde la cronaca locale, visto che il Libro dei Parlamenti della città si intera rompe il 24 dicembre 1798 (giorno precedente l'ingresso dei francesi nel capoluogo ed il conseguente scioglimento degli amministratori di quella Università) per riprendere il 18 novembre dell'anno successivo.
La relazione del Visitatore Generale Ignazio Ferrante, della quale si è fatto cenno, resta dunque l'unica traccia finora conosciuta e data alle stampe sulle vicende che stiamo trattando; la prima notizia e la pubblicazione parziale del documento si deve a Gennaro Ravizza che lo inserì, acriticamente, nella sua Collezione di diplomi. M> L. Coppa-Zuccari, successivamente, ne rinvenne una copia nell'archivio del Museo centrale del Risorgimento di Roma e la utilizzò ampiamente nella sua monumentale opera sulla occupazione francese degli Abruzzi. I5>.
Dal confronto fra i due testi emergono notevoli differenze, tali da far pensare che gli autori abbiano avuto sotto mano copie diverse. La stesura del Ravizza è più breve e non sempre per omissioni volute: giacché, là dove il silenzio è espressione di un determinato proposito, (come, ad esempio, quando vengono espunti nomi di imputati e di condannati) i tratti mancanti vengono coscienziosamente sostituiti da puntini di sospensione. In altri casi di non corrispondenza, invece, non vi è soluzione di continuità nel testo, sicché è da pensare che il materiale del Ravizza sia diverso da quello perve-
Relazione del Visitatore Generale interino Raffaele de Giorgio del 28 settembre 1799, in A. SANSONE, Gli avvenimenti del 1799 nelle Due Sicilie, Palermo, 1901, p. 222 e L. COPPA-ZUCCARI, L'invasione francese cit., voi. II, doc. XCIV, pp. 121-122. L'interesse del Pronio per le carte del periodo francese che più potevano risultare compromettenti per i galantuomini rei di aver collaborato con la Repubblica, è ora comprovato da una deposizione annotata in margine ad uno dei documenti processuali di cui si tratterà estesamente in questo lavoro: de Virgiliis dice che in occasione di essere intervenuto da testimone nell'inventario delle Carte Repubblicane, lesse l'obbligo firmato per detto giuramento (quello, cioè, di fedeltà alla Repubblica) in un libro che fu preso dal Comandante Pronio . Fondo Ravizza, busta IV, doc. A, fog. 17.
3) L. COPPA-ZUCCARI, Notamenti dei Rei di Stato delle Province di Chieti e Teramo (1801), Teramo, 1962. La documentazione originale è andata smarrita a causa dell'incendio appiccato dalle truppe germaniche il 30 settembre 1943 alla Villa Montesano di San Paolo di Belsito. dove era stata trasportata una parte cospicua dei fondi dell'Archivio di Stato di Napoli.
M> G. RAVIZZA, op. cit., pp. 55-70.
W) L. COPPA-ZUCCARI, L'Invasione francese cit., voi. 11, pp. 644-673. L'originale, cui si rifa il Coppa-Zuccari è nella busta 84, fase. II. Consta di ventotlo carte; allegata la regia risoluzione in un solo foglio.