Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI PRIVATI; CHIETI STORIA 1799-1800; GIACOBINISMO CHIETI;
anno <1987>   pagina <17>
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Processo ai giacobini di Chieti (1799-1800) 17
Documento A. Atto di accusa; SEZIONE II, Documenti B, C e D. Appunti sui testimoni a carico; SEZIONE III, Documenti E, F e G. Appunto e richiesta di escussione di testi a difesa; SEZIONE IV, Documenti da H a Q, Atti relativi alla difesa: Memorie difensive, appunti, ecc.; ALLEGATO, Lettera di Vincenzo Ravizza, padre dell'imputato, diretta al Visitatore Generale Ignazio Ferrante.
SEZIONE I, Documento A. Consta di ventotto carte. Il documento A della Sezione I (riportato in Appendice) costituisce l'atto di accusa nei con­fronti di tutti gli imputati. Data la procedura seguita, questo incartamento fu acquisito dai Ravizza in via ufficiosa. I rei vengono elencati nei primi due fogli e nella metà del terzo, secondo l'ordine decrescente dell'importanza dei capi di imputazione e del grado di responsabilità. Gli individui sottoposti a giudizio sono sessantadue, tutti, tranne nove, appartenenti alla nobiltà ed alla borghesia di toga e commerciale. L'intero fascicolo consta di ventotto pagine scritte in modo da lasciare un ampio margine fittamente annotato. Il testo contiene la cronaca degli avvenimenti svoltisi in Chieti fra il 25 di­cembre 1798, giorno dell'ingresso in città delle truppe francesi d'occupazione e il 29 aprile dell'anno successivo, data in cui avvenne la realizzazione del capoluogo e la partenza della forza nemica. Un periodo breve e non coincidente, né per l'inizio, né per la fine, con la vita della Repubblica Napoletana; il che, come nota il Battaglini, 31> darà alle vicende degli Abruzzi, in quel lasso di tempo, una fisionomia tutta particolare.
In margine alla narrativa, sul lato sinistro di ogni foglio, vi sono numerose e puntuali annotazioni a sostegno di quanto asserito nell'accusa. Tali note si riferiscono a due serie di documenti: le testimonianze a carico degli imputati e gli Atti del periodo repubblicano.
Le prove testimoniali risultano da fogli (più verosimilmente piccoli fascicoli) ognuno relativo ad un teste. Gli atti del periodo repubblicano vengono tratti dalle Carte Repubblicane . Questi documenti, rinvenuti nelle sedi del Dipartimento e della Municipalità, furono inventariati alla presenza di testimoni e consegnati al Segretario della Regia Udienza. 32> Tali carte sono numerate in ordine progressivo; il criterio risulta puramente materiale secondo, a quanto sembra, la sequenza dei rinvenimenti, e non logico e cro­nologico. Sovente, infatti, documenti posteriori nel tempo hanno una collo­cazione d'inventario più bassa di quelli successivi. La serie è lacunosa, poiché vengono citate solo le carte inerenti il processo.
Queste note, come detto, consistono in testimonianze e in citazioni
più probabile, ponendo in sequenza le copie in mio possesso, e quindi mancano negli originali. i {
3) L'elenco corrisponde al citato Notamente dei rei di Stato del COPPA-ZUCCARI ed alla Relazione Ferrante. La relazione Ferrante non contiene l'intera vicenda dello Arcivescovo di Chieti mona. Francesco Saverio Bassi d'Ala uno che invece viene compiuta-mento trattata nell'accusa. Per il prelato, infatti, il Visitatore, incompetente a giudicarlo, aveva inviato lettera d'ufficio affinché si portasse in Napoli, presso la Segreteria Reale di Giustìzia, per attendere gli ordini sovrani, fin dal 17 ottobre 1799.
31). M. BATTAGLINI, L'Amministrazione della Giustizia nella Repubblica Napoletana, in Rassegna storica del Risorgimento, anno LXXI1 (1985), fase. Ili, aprile-giugno, pp. 147-170. Il Ved. n. 12.