Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI PRIVATI; CHIETI STORIA 1799-1800; GIACOBINISMO CHIETI;
anno
<
1987
>
pagina
<
18
>
18
Giuseppe F. de Tiberiis
puntuali di carte repubblicane: atti ufficiali, queste ultime, della spenta Democrazia, con la descrizione delle cariche rivestite dagli imputati e dei comportamenti tenuti. Sicché, mentre per le prove testimoniali la difesa può adattare una linea di condotta che tende a screditare in vari modi gli accusatori, per quelle risultanti dal materiale d'archivio essa non può negare i fatti e deve pertanto ridursi a minimizzarli, come per il giuramento al nuovo ordine di cose, prestato in modo irrituale o a trovare per essi una giustificazione di carattere psicologico, ricondotta nell'ambito del diritto con la formula del metus gravis. Il riferimento, quindi, alle carte repubblicane ha un duplice motivo d'interesse: interno al processo, nella dialettica accusa-difesa; esterno ad esso, in quanto, le note in questione, ci restituiscono, ancorché in modo frammentario, documenti o meglio contenuti di atti non più reperibili in quanto, per tutto il Regno, ne fu ordinata la distruzione al cadere della Repubblica.33)
SEZIONE II. Il documento B della seconda sezione consta di tre* carte. Il Ravizza vi trascrive le singole testimonianze a carico, che risultano copiate alla lettera dal documento A. Sovente il nome dei testi è accompagnato da epiteti infamanti e irrepetibili. L'esatta ripetizione delle singole testimonianze conferma che il Ravizza ebbe a sua disposizione il documento concernente l'accusa nella sua intierezza. Dal linguaggio scurrile si desume la riservatezza del documento. I documenti C e D si compongono ognuno di due carte. Si tratta di note sulla figura civile e morale dei testimoni d'accusa.
SEZIONE III. Il documento E della terza Sezione consta di due carte e contiene un appunto sui testimoni a discarico in relazione ai singoli punti dell'accusa. Il documento F consta di tre carte e contiene una richiesta al Giudice di escussione di testi a difesa. Vi è un accenno alla irritualità, per la procedura criminale del Regno di Napoli, rispetto a quello, applicato nella fattispecie, del Regno di Sicilia (ved. Appendice III). Il documento G è una richiesta, analoga a quella del documento F, formalizzata, in quanto, in calce, vi è l'ordine del Magistrato di allegazione agli atti processuali.34) Vi sono omessi i riferimenti critici al rito di Sicilia (ved. Appendice IV). Il documento H della quarta sezione è costituito da una Scaletta difensiva in tre carte circa i punti dell'accusa relativi a tutti gli imputati che avevano fatto parte delle Magistrature repubblicane. Il documento I consta di tre carte ed è costituito da una Scaletta difensiva concernente il solo Ravizza. Nel documento L, di diepi carte, vi è una prima stesura mutila di una memoria difensiva (cfr. Doc. P). Il documento M consta di un frammento di difesa concernente l'aiuto dato dal Ravizza ai realisti (collaborazione con il prete Vincenzo Crognale, emissario di Giuseppe Pronio) durante ii periodo della occupazione francese. Il documento N, in sei carte, è un appunto difensivo con il quale si confutano cinque punti dell'accusa: 1) Ele-
33) In appendice riporto un regesto degli Atti Repubblicani che si possono ricostruire dall'accusa, in progressione numerica e con i dovuti riferimenti interni.
34) Die vigesima quarta mcnsis Martii, 1800, Teate. Fiat fides veritatis penes acta causae, cum iuramento et sub poena falsi ad finem etc. et ita, etc. . Ferrante, Visitator Generali - I. Capozzi, Actuarius.