Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI PRIVATI; CHIETI STORIA 1799-1800; GIACOBINISMO CHIETI;
anno
<
1987
>
pagina
<
33
>
Processo ai giacobini di Chicli (1799-1800) 33
Repubblica non ammetteva tali cose e voleva che si facesse la Giustizia.
Prima di questi due giudici erano stati destinati dalla sedicente Repubblica alla Giudicatura di alcune Ville vicine di questa Città, il succennato don Ciro Vicoli, don Giustino Gasbarro e don Luigi de Ottavio, benché questo impiego durò poco. 53)
Fu parimenti costituito il Tribunale Provvisorio e di Giustizia54) richiesto dal medesimo Dipartimento, fin dai 13 gennaro suddetto, (23 nevoso, stile repubblicano) al Comandante in Capo e gli eletti furono, dietro la nomina fatta dal Dipartimento coll'appro-vazione del Comandante, il rubricato don Saverio Troise, per Presidente e per Membri, ossiano Giudici, i rubricati don Biase de Horatiis, don Nicola Ricciardone, don Camillo Franchi e don Giuseppe Ravizza. Per avvocato dei Poveri il rubricato con Amato de Cerchio e per procuratore di essi il rubricato suddetto don Saverio Vicoli55) che antecedentemente aveva cercato di essere impiegato, soggetto, questo56) che si vuole che avesse sparlato della Monarchia e furono spedite le rispettive Patenti a 26 Ventoso o sia 16 Marzo, stile Repubblicano suddetto.57)
Passatane la notizia a detti eletti col rimetter loro le nomine,58) o siano Patenti, ed incaricati di prestare il suddetto giuramento repubblicano, per essere immessi nel possesso, i medesimi, ringraziando rispettivamente il Dipartimento, accettarono l'impiego e si mostrarono pronti ad adempiere.59)
Infatti, dietro l'invito del suddetto Dipartimento, la Municipalità ricevè dagli eletti suddetti il giuramento di esercitare fedelmente l'impiego, sostener la Repubblica e di odiar sempre la Monarchia ed i Tiranni e furono immessi nel possesso dal Dipartimento medesimo eoli "intervento del Comandante della Piazza Boutard e di detta Municipalità60) benché poi
s) Foglio 10, don Biase Fedele; foglio 23, Fiore; foglio 35, Baldari: tutti tre depongono, de auditu, la giudicatura di Vicoli, e l'ultimo per gli altri due Gasbarro e de Ottavio.
5*) Foglio 8 del Libro degli Ordini generali: dall'art. 8 delle petizioni fatte dal Dipartimento, si rileva essersi richiesto lo stabilimento del Tribunale di Giustizia; voi. 7 delle Carte Repubblicane, foglio 141: lettera della Centrale all'eletto Troise, da cui apparisce essersi prima fatte le note nominali de' soggetti da impiegarsi.
55) Volume suddetto, foglio 99: supplica del rubricato Vicoli, che cerca impiego.
56) Foglio 10: don Biase Fedele lo depone de auditu.
57) Foglio 52 del Libro degli Ordini Generali: vi è il Capitolo della lettera del Consiglio colle patentali. Foglio 13 del Libro delle Sedute: si ravvisa facilmente (?) il ricapito delle stesse.
58) Volume suddetto 7, foglio 141: lettera suddetta della Centrale.
59) Fogli 12, 13, 14, 15, 16, 17: lettere degli eletti di proprio carattere scritte e firmate, tranne quella di Troise, che è da lui firmata, ma scritta dal rubricato Giustino Tunto e l'altra di de Horatiis che è anche firmata da lui ma non è noto il carattere della lettera.
60) Fogli 5 e 6: Lettera della Centrale fatta alla Municipalità di carattere del Segretario Mezzanotte, affinché avesse ricevuto il giuramento dagli eletti di esercitar fedelmente l'impiego, sostener la Repubblica ed odiar sempre la Monarchia ed i Tiranni. Foglio 7: risposta della Municipalità di aver adempito. Foglio 7, a tergo: atto del Segretario Mezzanotte di essersi dato il quasi-possesso ai Membri del Tribunale, colTintervento del Comandante della Piazza, Dipartimento e Municipalità. Foglio 32 del Libro degli Ordini Generali; sta registrato il quasi possesso. Foglio 14 del Libro delle Sedute: vi è quella per lo possesso dato ai Membri del Tribunale Provvisorio. Voi. 5: de auditu tutti i testimoni dicono che i Membri del Tribunale Provvisorio prestarono giuramento. Foglio 3: de Virgiliis dice che in occasione di essere intervenuto da testimone nell'inventario delle Carte Repubblicane, lesse l'obbligo firmato per detto giuramento in un Libro che fu preso dal Comandante Pronio. Foglio 23: don Giuseppe Fiore dice che in occasione di essere anche esso intervenuto all'inventarlo suddetto, lesse carte da cui appariva il giuramento prestato dai Membri del Tribunale Provvisorio.