Rassegna storica del Risorgimento

SOCIET? ITALIANA DI MUTUO SOCCORSO ARGENTINA
anno <1987>   pagina <54>
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54 Una Sociedad mutuai garibaldina
L'Assemblea, esaminato bene il Regolamento, e trovate giuste le modifiche proposte dalla Commissione nominata dal Consiglio a tal uopo, l'approva.
Esaurito l'ordine del giorno il Presidente domanda se c'è qualche proposta in prò del Sodalizio.
11 Sig. De Sanctis domanda la parola che gli viene concessa dal Presidente e dice:
Signori Le signorie loro hanno già veduto il progresso che in sì breve lasso di tempo ha fatto la nostra Società, e dobbiamo anche ammettere che al principio del­l'installazione vari soci furono obbligati uscirne, causa che il Segretario e l'Esattore di quel tempo non pensarono alla riscossione delle quote mensili, tanto che vari soci trovandosi accumulati molti mesi e non potendo soddisfarli, dovettero ritirarsi.
Orbene, ciò non ostante la nostra Società, mercè l'aiuto di quella Commissione Direttiva e della presente ha progredito, e le S.L. ben hanno inteso e come si può vedere dal Bilancio che in diciotto mesi, tiene in cassa pesos 1361.99 ammettendo, pure d'aversi fatte delle grandi spese e soccorsi i soci ammalati, tanto nel primo anno come nel corrente. Signori, veduto tutto ciò; visto, che il nome dell'Eroe dei due mondi, che la nostra Asso­ciazione ne porta il glorioso nome è ben riconosciuta ed amata da tutti i veri Italiani che pongono il piede in questa città e per maggiormente fare che il Sodalizio segua a gonfie vele è necessario, a mio modo di vedere, dare un passo. Le Società Italiane qui stabilite hanno pensato solo impiantare delle Scuole di sesso mascolino, e perché noi non stabilire quella femminile? Spetta così alla donna come agli uomini impartir loro l'istruzione, perché anche esse hanno bisogno di conoscere qual è il paese dei genitori, apprendere la loro lingua, e sapere i costumi e tutto quanto offri di sublime e di maestoso la Patria loro. A noi o Signori spetta dare questo passo che è uno di quelli che resterà indebitamente impresso nel cuore di quelle giovinette che riceveranno istruzione. Noi o Signori non dobbiamo retrocedere al bene comune, tanto più che dobbiamo essere degni esecutori dei princìpi di quell'Uomo che nella vita fu Garibaldi e che la nostra Società ne porta il nome. Lui tanto amante della libertà dei popoli, quanto la loro istruzione e noi uniremo, ai vincoli fraterni che ci legano come soci, anche quelli dell'istruzione, così potremo essere degni propugnatori delle idee del nostro Eroe.
Son sicuro o Signori che dando questo passo, il Sodalizio aumenterà sempre più, mentre non solo gli uomini sentono nel cuore l'amor di patria ma anche le donne. Essa più che noi è amante della Patria, essa senza che i loro figli vadino alla scuola, gli insegna la lingua di Dante, gli dà quelle nozioni della patria, che sa e insegna loro ad amarla senza conoscerla. La donna o Soci ha bisogno dell'istruzione ed è necessario che noi ci facciamo propagatori ed esecutori di questa necessità; prego quindi le S.L. a voler appoggiare la mia proposta, deliberando stabilire una Scuola femminile .
Il Sig. Giovanni Cortesi domanda la parola, che gli viene accordata dal Presidente, e dice: La proposta fatta dal signor De Sanctis è giusta e merita esser presa in conside­razione, ma prima di ciò fare è necessario che la Società pensi costruirsi una casa propria*, lì Sig. Cava ottenuta la parola, domandata al Presidente, espone: Che le due proposte vengano accettate e studiate dall'On. Assemblea, giacché coll'istallare le scuole sarebbe, in conformità a quanto asseriva il Sig. De Sanctis, un gran vantaggio per la Società; ma anche la casa è una necessità a cui bisogna provvedere: perciò pregherei le S.L. a voler nominare una Commissione affinché s'incaricasse studiarli .
Dietro discussione avuta fra altri Soci, il Presidente mette a votazione le due proposte, mediante alzata e seduta, dalia quale risulta che viene autorizzato il Consiglio Direttivo nominare due Commissióni; la prima per studiare il modo economico per l'impianto di una scuola di sesso femminile e la seconda per l'acquisto d'un terreno per edificare la casa Sociale, autorizzando il Consiglio stesso far l'acquisto del terreno, senza altre deliberazioni e così poter far uso del fondo sociale.
Non avendo altro da trattare il Presidente dichiara sciolta la seduta alle ore sei e mezza pomeridiane.