Rassegna storica del Risorgimento

SOCIET? ITALIANA DI MUTUO SOCCORSO ARGENTINA
anno <1987>   pagina <66>
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Libri e periodici
primarie, che assunsero anche caratteri professionali che non avevano le precedenti istitu­zioni rivolte prevalentemente alle giovani aristocratiche e borghesi. Inoltre, affidata esclu­sivamente a religiose, la scuola finì col mitigare il contrasto tra potere laico e potere religioso che si era cosi aspramente aperto quando si era trattato di intervenire a favore dell'istruzione maschile.
Certo un sistema che funzionava, e non sempre in maniera egregia, in un'area territoriale limitata, mostrò i suoi limiti a processo unitario finito, quando esteso su tutto il territorio nazionale, pur tra aggiustamenti parziali non seppe adeguarsi alle singole realtà ed esigenze rallentando ulteriormente lo sviluppo della scolarizzazione in Italia.
FIORENZA TAROZZI
MARIA LUISA CICALESE, Dai carteggi di Pasquale Villari. Corrispondenze con: Capponi, Mill, Fiorentino, Chamberlain; Roma, Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea, 1984, in 8, pp. 334. L. 35.000.
Dall'enorme epistolario di Pasquale Villari, Maria Luisa Cicalese ha scelto un com­plesso di 150 lettere più 4 prò memoria, seguendo il criterio di procedere per corrispondenti e non secondo l'ordine cronologico, per meglio gustare l'intrecciarsi di tutta una serie di fili e di questioni che fa capo a Villari. La maggior parte delle lettere appartiene al periodo compreso tra il 1854 e il 1872; soltanto quelle di Chamberlain (poche in verità) occupano gli anni 1900-1902.
Il filo conduttore della raccolta è dall'Autrice stessa indicato nella preoccupazione morale con cui i vari corrispondenti seguivano gli avvenimenti immediati, e cercavano di vederne il rapporto con la grande politica, col giudizio storico, con la filosofia. È possibile seguire dall'interno, se pure un po' discontinuamente , il complesso lavorio di formazione delle teorie sul metodo storico, il delinearsi dell'impegno meridionalisitco, la concezione della scuola .
Il Villari è visto nel suo confronto con gli hegeliani di Napoli, col De Meis e col De Sanctis, con Bertrando Spaventa. La complessa introduzione della Cicalese è tutta tesa a mettere in luce il groviglio di problemi, che sta al fondo di questi carteggi, e senza la comprensione dei quali le lettere rischiano di non essere valutate quanto meritano. La discussione del Villari col Mill, scendendo dai postulati dell'hegelismo e del positivismo alla politica di Napoleone III e dell'Austria nel 1859, rivelò un netto contrasto fra i due personaggi, che tuttavia rimasero sul terreno dell'alta politica, nello sforzo di cogliere l'universale nelle vicende particolari. Per il Villari è lo stesso atteggiamento, che dopo il 1874 lo metterà in prima fila tra i meridionalisti, in perfetta coerenza coi pensieri da lui espressi fra il 1854 e quell'anno.
I carteggi prescelti terminano con la questione della lingua a Malta, difendendo il Villari la permanenza nell'isola dell'italiano come lingua ufficiale, e il Chamberlain l'intro­duzione obbligatoria al suo posto dell'inglese. Malta era allora una colonia dell'Impero britannico.
UMBERTO MARCELLI
Ole Protokolle des osterreichischen Ministerrates, 1848-1867, Serie V, Die Ministerien Erzherzog Rainer una Mensdorff, voi. Ili, 5. November 1861-6. Mai 1862, a cura e con introduzione di STEFAN MAI.I-F.R, con una prefazione di HELMUT RUMPLER; Wien, Osterreichischer Bundesverlag, 1985, in 8, pp. LXVII-490. S.p.
Questo terzo volume della quinta serie dei protocolli del consiglio dei ministri austriaco presenta una sostanziale differenza tematica rispetto ai primi due. Nei volumi precedenti infatti il problema dominante era quello costituzionale, con i due grandi nodi dell'attuazione della patente di febbraio e della dieta ungherese. Nel periodo compreso tra il novembre 1861 e il maggio 1862 è un altro capitolo della pesante eredità del neo-