Rassegna storica del Risorgimento
BALSAMO GIUSEPPE ALIAS ALESSANDRO CAGLIOSTRO; FELICIANI LORENZA
anno
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1987
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pagina
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435
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// processo contro Cagliostro 435
Alcuni dei beni non vennero esitati tramite il Monte di Pietà, ma vennero consegnati ad un privato commerciante, tale Flavio Desideri, che, il 25 giugno 1793, consegnò alla Camera Apostolica la somma di 220 scudi ricavati dalla vendita di tali oggetti.72) Altre cose, fra cui una scatola d'oro e un orologio, erano state portate da Cagliostro in Castel S. Angelo quando era stato arrestato e, dopo la condanna e la deportazione a S. Leo, vennero consegnate direttamente al Tesorierato Generale. Questi, insieme al carrozzino da viaggio, su cui Cagliostro e la moglie avevano girato l'Europa in lungo e in largo, si rivelarono però difficili da vendere poiché non fu possibile rinvenire dei compratori disposti a pagare i prezzi della stima, per cui, dopo lunghe esitazioni, si decise di effettuare le vendite a prezzo riperibile . 73> R 23 gennaio 1795 venne quindi registrata sul conto una nuova entrata di 147 scudi, di cui 79 derivanti dalla vendita di vari generi e 68 da quella della carrozza da campagna.74) Da allora in poi non si ebbe più alcuna entrata, per cui dalla confisca dei beni di Cagliostro il governo pontificio ricavò in complesso la somma dì 4160 scudi e 57 baiocchi e mezzo.
La beneficenza deUo Stato si estese pure ai familiari di Cagliostro che. dopo il processo, vennero nel giugno 1792 da Palermo a Roma ed avanzarono una richiesta di sussidi. Questi vennero loro accordati e, il 23 settembre dello stesso anno, la Segreteria di Stato ordinò al Tesoriere generale di erogare loro la somma di duecento scudi a titolo di sussidio caritativo. Il successivo giorno 28 venne emesso il relativo mandato camerale, a favore della madre, sorella, nepote di Giuseppe Balsamo denominato il conte di Cagliostro, detenuto attualmente nella fortezza di S. Leo.7
9. Cagliostro a S. Leo
Anche a S. Leo Cagliostro ebbe all'inizio un buon trattamento: come è noto76) egli ebbe, al pari di sua moglie, un assegnamento mensile di otto scudi, largamente sufficienti per provvedersi di alimenti ed oggetti d'uso. È del pari noto77' che egli ricevette un certo numero di capi di ve-
3) Ivi, entrata dell'anno 1793, conto n. 16.
* ASR, MCPR, b. 18, fase. 777, lettera s.d. Al sig. abate Castelli, nello studio del sig. aw. Rufini .
W ASR, Comp. Gen., serie verde, voi. 902, Riparto dei conti a parte dal 1794 a tuitù tt 1798, entrata del 1795, conto n. 10.
75) ASR, Comp. Gen., serie verde, voi. 150, giust. n, 627, contenente lettera della Segreteria di Stato del 23 settembre 1792, con cui si concede un caritativo sussidio alla madre, sorella, nepote di Giuseppe Balsamo. Ivi, reg, n. 1406, uscita del conto corrente del 1792, p. 568, mandato n. 1539.
) NEVIO MATTEINI, // conte di Cagliostro, prigionia e morie nella fortezza di S, Leo. Bologna, 1969, pp. 50-51.
77) ibidem.