Rassegna storica del Risorgimento
BALSAMO GIUSEPPE ALIAS ALESSANDRO CAGLIOSTRO; FELICIANI LORENZA
anno
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1987
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438
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458
Luigi Londei - Neri Scerni
Oltre all'assegnamento di 8 scudi al mese, la Camera Apostolica sostenne varie altre spese per Lorenza, la quale, dal canto suo, avanzò, nel gennaio 1792, una richiesta di un ulteriore sussidio fisso, non ritenendo sufficiente quello già stabilito. Ma la Segreteria di Stato, con una lettera del 10 gennaio, le accordò un sussidio una tantum di venti scudi, autorizzando però il Tesoriere Generale a concedere di tempo in tempo alla medesima qualche somma secondo che vi chiederà il suo vero bisogno . ** Negli anni della sua permanenza a S. Apollonia, Lorenza ricevette altri simili sussidi occasionali, per la somma complessiva di 202 scudi e 11 baiocchi: varie volte queste concessioni vennero motivate dall'esigenza dì rifornirla di vestiario, poiché gli abiti che aveva ottenuto all'inizio si stavano pian piano consumando. Così, nella primavera 1795, ella rivolse una supplica *n al pontefice per ottenere un sussidio in denaro onde provvedere all'acquisto di vestiario, poiché li pochi abiti che le furono lasciati sono diventati stracci, né più atti a ricoprirla. L'istanza fu lasciata in sospeso per molto tempo, segno questo che ormai Lorenza Feliciani era divenuta, per le autorità pontificie, un inutile fastidio. La Segreteria di Stato chiese informazioni al cardinal Vicario, e questi, con una lettera del 17 agosto, attestò che la donna, sebbene ben provveduta di ... abiti di figura , aveva però bisogno di un abito da casa per il prossimo inverno ed, oltre a ciò, aveva dovuto sostenere qualche insolita spesa per li bagni di cui ha fatto uso per la propria salute. Solo 1*11 settembre venne emesso il mandato camerale per la corresponsione di un sussidio di quindici scudi.
Alla fine del 1797 la salute di Lorenza, che era già malferma, subì un serio colpo, per cui si dovette ricorrere ai medici: la spesa relativa venne anticipata dal monastero, che, il 5 dicembre, dopo un intervento del cardinal Vicario, ricevette un mandato camerale di rimborso di 20 scudi.
Le cose, in quei tempi, non stavano peggiorando solo per Lorenza, poiché una grave bufera politica si stava addensando sullo Stato Pontificio, che, dopo la pace di Campoformio, era ormai indifeso di fronte alla politica di potenza della Francia. Invase le province, il 10 febbraio 1798 le armate francesi del gen. Berthier entrarono in Roma, dove il successivo giorno 15 venne proclamata la Repubblica.
;ll. Gli ultimi anni di Lorenza
Le nuove autorità abolirono tutte le pensioni e gli assegnamenti personali stabiliti dal governo pontificio, ed inoltre diedero il via alla soppressione dei conventi, dei monasteri e degli altri enti ecclesiastici. In questa per lei critica situazione, Lorenza non solo perdette la sua rendita, ma dovette anche abbandonare il convento nel quale placidamente ed in grazia del Signore [aveva] passato molti anni... per non ac-
86) Ivi, voi. 147, giust. n, 52.
87) L'intera pratica relativa al sussidio 6 ivi, voi. 167, giust. n. 508. M) Ivi, voi. 220, giust. n. 823.