Rassegna storica del Risorgimento
APOSTOLATO DANTESCO (L'); SOCIET? SEGRETE MARCHE 1856-1860
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1987
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Bruno Ficcadentì
quasi improvvisamente, l'unica soluzione possibile alla maggior parte dei democratici nati politicamente nel '48-'49 .
D'altra parte, però, la polizia pontificia e l'esercito austriaco vegliavano e non perdevano né tempo, né occasione per intimare arresti e imbastire processi politici. Ad ogni sospettato movimento settario e di fronte a qualsiasi organizzazione in odore di cospirazione contro i legittimi governi, si contrapponevano sproporzionate persecuzioni politiche ed arresti. A testimonianza di una tale realtà si prendano, tra i tanti riservatissimi dispacci inviati al Supremo Tribunale della Sagra Consulta, alcuni di quelli formulati dagli ispettori di polizia delle province marchigiane, che inquisivano, segnalavano e oberavano di lavoro lo stesso Tribunale di Roma. In effetti i molti, i troppi processi politici, assunti dal Supremo Tribunale e dalle Gran Corti Criminali Speciali delle Intendenze provinciali borboniche, stavano a dimostrare l'esasperante intolleranza di quei regimi di fronte al sempre più scoperto e ricorrente atteggiamento di contrarietà, di protesta, di contestazione di un crescente numero di sudditi nei confronti dei vecchi sistèjmi politici e giudiziari. Ormai i novatori non erano più e soli illuminati, intellettuali, borghesi o nobili: non può far meraviglia che allora nei processi politici si trovassero coinvolti, inquisiti, accusati e condannati tantissimi popolani, semplici lavoratori, artigiani, insieme con impiegati e piccoli possidenti, come era avvenuto sempre nello Stato pontificio.
Dopo il Congresso di Parigi cominciarono ad intrawedersi buone prospettive per la soluzione del problema italiano. Già la generica simpatia degli inglesi per il liberalismo e per le idee di nazionalità fece assumere posizioni decisamente favorevoli all'unità d'Italia a tutti gli strati della popolazione , e le intenzioni rivolte al problema italiano da Palmerston, secondo cui era ormai necessaria un'azione rivolta a riformare e secolarizzare lo Stato pontificio [...] e condannare la pressione borbonica nel Mezzogiorno, avevano come risposta nell'autunno del 1856 il rifiuto del papa ad attuare riforme e la recisa replica del re di Napoli all'Inghilterra e alla Francia di non interferire negli affari interni del suo Stato . 8> Tutto ciò quando nel Mezzogiorno l'apparato repressivo, [...] contro la delin-
5) E. MORELLI, 1849-1859. I dieci anni che fecero l'Italia, Firenze, Le Monnier, 1977, p. 10.
*) ARCHIVIO DI STATO DI ROMA [A.S.R.], Supremo Tribunale della S. Consulta [T.S.C.], processi politici, bb, 270-273 e 318-326; Miscellanea di carte politiche e riservate, bb. 128-132. V., ad esempio, Polizia. Commissione Speciale in Senigallia: Conati e mene rivoluzionarie e di detenzione di fogli antipolitici [...] Arrestati il 28 agosto 1859: Domenico Monti di Pesaro, Giambattista Mosca di S. Angelo di Pesaro, Giuseppe Giosuè Montanari di Cori-naldo, domiciliato a Pesaro, ivi maestro di belle lettere, [b. 272, fase. 1248].
7) A.S.R. - T.S.C., processi, cit., b. 271, fase. 1229, Stralci degli atti assunti d'ordine di Mons. Apostolico di Ancona dal giudice str. Monchini'. Giuseppe Pesatoner aggregato ad una setta formata da parecchie squadriglie, e che egli possa essere il capo di quella composta d'individui della classe degli artisti [artigiani] i più facinorosi, e pregiudicati in linea politica . V., anche, b. 320, che contiene un lungo elenco di cosiddetti pregiudicati politici a fianco di ciascuno la professione o il mestiere esercitati.
8) S. J. WOOLF, La storia politica e sociale. Il prezzo dell'indipendenza, in Storia d'Italia, Torino, Einaudi, 1973, voi. 3, pp. 443-446.