Rassegna storica del Risorgimento

APOSTOLATO DANTESCO (L'); SOCIET? SEGRETE MARCHE 1856-1860
anno <1987>   pagina <444>
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Bruno Ficcadenti
niva, ad esempio, a Ravenna, a Cascia, a Fabriano, a Urbisaglia, in Ancona, a Fermo.,3) Fra le tante che ne scaturirono, citiamo una Sentenza caratte­ristica del Supremo Tribunale: Oggi Venerdì 26 novembre 1857 A primo turno adunato [...] per giudicare in merito a forma di legge la causa intito­lata Fermana di pubblicazione di scritti satìrici antipolitici, e sediziosi [...] contro Giuseppe Pojnelli, Leandro Mori (ed altri). Ha dichiarato e dichiara costare in genere di scritti satirici, ingiuriosi alla dignità del Governo, e suoi Rappresentanti, ed essere in ispecie colpevoli gli imputati Giuseppe Pojnelli e Leandro Mori. Però in applicazione dell'art. 94 [...] li ha condan­nati e li condanna alla detenzione per un anno .,4>
Di tutti i processi, aperti e consumati dal tribunale di guerra austriaco di Ancona e di altre città dello Stato pontificio e del Supremo Tribunale della S. Consulta, ebbero particolare rilievo, rispettivamente, quelli del 1853-'54, considerati come una delle pagine più incresciose della nostra storia , 15> e quelli del 1858-'60, che, rivolti contro gli esponenti dell'Apostolato dantesco e contro tanti altri presunti cospiratori e congregati, chiudevano la lunga serie dei giudizi di condanna agli appartenenti e agli organizzatori di trame insurrezionali nelle Marche. Consideriamo anche che la Gran Corte Criminale Speciale di Teramo, contemporaneamente e in stretta colleganza ed intesa con il Delegato apostolico di Ascoli, con la polizia ascolana, con il giudice inquirente Collemasi di Fermo e con il Tribunale Supremo di Roma, celebrava, a sua volta, processi politici di propria competenza contro i sudditi borbonici in sospetto di cospirazione o di appartenenza alla car­boneria e all'Apostolato dantesco.
Dei fatti del 1853-'54 lo Spadoni ha tracciato un quadro circostanziato e documentato. 16> Noi faremo la ricostruzione delle principali tappe organiz-
13) Vedi A.S.R., Miscellanea, cit., b. 128, Scritti satirici nel viaggio del Papa, 1857.
W) A.S.R., T.S.C., b. 270, fase. 1222, Processo verbale, in merito a questo complesso fenomeno, G. MAIOLI, Il decennio di preparazione, cit., p. 284, osservava che, durante il decennio la persecuzione diveniva sempre più accanita; frequenti le delazioni e le inqui­sizioni, numerose le condanne della Sagra Consulta .
15) G. MAIOLI, Lotta fra rivoluzionari-repubblicani, cit., p. 193.
ii6j D. SPADONI, Le trame mazziniane del '55, in Rivista Marchigiana Illustrata, IV, 1909, rispettivamente, n. 1, pp. 3-14 e n. 2-3, pp. 51-52. Questo autore, avvalendosi anche dell'opera di A. GENNARELLI, // Governo pontificio e lo Stato romano. Documenti, Prato, 1860, ha sintetizzato: Strumento d'azione del Mazzini era l'Associazione Nazionale Italiana [...] Essa procurava di avere in ogni paese dei comitati pronti per ogni evenienza. Così è che dalla direzione romana dell'ANI a firma Marco (aw. Giuseppe Fettoni), nel 1852 fu scritta parzialmente in cifra lettera indirizzata a Gaetano Latini in Mogliano. Il 6 feb­braio 1853 fu destinata alla insurrezione Milano. Dovevano alla sua notizia seguire le altre Provincie d'Italia [...] onde promuovere colà una sommossa [...] Intanto alla Direzione centrale di Roma [...] si era provveduto alla preparazione in provincia di veri e propri militaci, a cui ciascuna città o paese avrebbe dato il proprio contributo di uomini. [Però] monsignor Grasscliini, commissario straordinario pontificio per lo Legazioni [...] non tardò a spedire al Commissario pontificio [di Ancona] acciocché fossero arrestati [i due emissari bolognesi e] l'anconetano Antonio Giannelli [...] Seguì l'arresto di A. Fantini, Gaetano Latini, e il conte Saverio Grisei di Morrovalle, l'avv. Vincenzo Taccari, Emilio Castelletti, Ettore Giacomelli, e i fratelli Francesco e Alessandro Bavai, un certo Morgantini. Furono altresì arrestati il possidente Gaudenti e l'impiegato comunale Fioravanti di Loreto, il