Rassegna storica del Risorgimento

APOSTOLATO DANTESCO (L'); SOCIET? SEGRETE MARCHE 1856-1860
anno <1987>   pagina <447>
immagine non disponibile

L' Apostolato dantesco
447
Ma lo spirito che dominava nella congrega era idealmente mazzi­niano: tutti i congregati si consideravano depositari ed eredi delle glorie italiche del passato e attori protagonisti della risorgente nazionalità italiana, attendendo la fine del potere temporale del Papa e di quello di tutti gli altri principi italiani. D'altra parte, nei rapporti della polizia pontificia e borbonica qualsiasi movimento innovatore e contrario al potere legittimo era considerato mazziniano o carbonico . Ancora ai primi del 1860, alla vigilia della spedizione dei Mille, Mazzini è l'argomento principale di molta stampa ufficiale , e da Napoli si dà per certo che molti turbolenti dello Stato pontificio si sono trasferiti nella provincia di Teramo per meglio riannodare negli attuali momenti le loro relazioni [...] Emigrati appartenenti alla setta di Mazzini vogliono impadronirsi di un vapore del Lloyd Austriaco per tentare una sommossa o nello Stato pontificio o nel Regno [...] Mazzini ha in progetto di recarsi negli Stati Romani, e di lì penetrare negli Abruzzi, e un tal Castelli, ora in Genova, ed accanito mazzi­niano, tenga in mente d'introdursi nel Regno.29)
L'affrontare la non facile storia dell' accademia dantesca, da rico­struirsi particolarmente sulle inquisizioni e perquisizioni poliziesche e sui processi politici, ci è stato suggerito dalla comunicazione di Andrea Mac-chiarelli al XXV congresso di storia del Risorgimento italiano. Ben 50 anni fa diceva che sono ancora da esaminare gli atti della gran processura Ascolana di lesa maestà ossia di aggregazione a società segreta, sinora noti solo attraverso la rapidissima segnalazione di uno dei principali inquisiti, Temi­stocle Mariotti, e dal cui esame potrà scaturire interessante lavoro su quella società segreta de' l'Apostolato Dantesco che non poche preoccupazioni destò alla polizia papale (ed anche a quella borbonica, aggiungiamo noi) alla vigilia del 1859 .30) Una spinta ad approfondire ed allargare la ricerca ci è stata data più recentemente da Guido De Lucia, secondo il quale il Gaetani Tamburini avrebbe tentato di portare il suo movimento rivoluzionario oltre i confini marchigiani, in quanto nella provincia di Teramo fu scoperta un'organizzazione politica diretta appunto dal Tamburini che si proponeva insorgere nel 1856; a tal proposito continua il De Lucia , esiste nel­l'Archivio di Stato di Teramo un processo . 31> Infatti i documenti relativi riguardano il processo della Gran Corte Criminale Speciale il cui capo d'accusa è comune a quello del Supremo Tribunale della S. Consulta e fa riferimento, anzi si basa sui legami e sulle intese fra Nicola Gaetani Tambu­rini di Monsampolo e i regnicoli indiziati di appartenere a società segrete e di cospirazione contro i legittimi Governi e le rispettive maestà di qua e di là del Tronto.
L'Apostolato dantesco si impose così come un non trascurabile feno­meno, l'ultimo in ambito locale del più vasto movimento settario d'ispira­zione mazziniana. Esso operò in stretto legame tra i cospiratori marchigiani
29) A.S.T., Polizia, pacco 149, lettere del Ministro della polizia all'Intendente di Teramo, da Napoli, 5 e 24 gennaio 1860.
30) A, MACCHIARELLI, Stato attuale della bibliografìa sul processi politici della Sagra Consulta, in Rassegna storica del Risorgimento, XXV (1938), voi. II, p. 1574.
31; G. DE LUCIA, Discussione su // decennio di preparazione e la Società Nazionale nelle Marche, in L'apporto, cit, p. 351.