Rassegna storica del Risorgimento
APOSTOLATO DANTESCO (L'); SOCIET? SEGRETE MARCHE 1856-1860
anno
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1987
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454
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454 Bruno Ficcadenti
A un dato momento, avuti incoraggiamenti e consensi dalle tante relazioni con le menti più elette della penisola ,**) il Gaetani Tamburini mise in atto il suo progetto e cominciò a raccogliere la gioventù intorno a' buoni studi e formare un sodalizio , che doveva trarre a libertà per le vie del sacro poema -> Di qui la nascita dell'Apostolato dantesco, che, appunto, può essere definito un'originale creazione del genio un po' stravagante del Gaetani Tamburini, che, nel culto di Dante voleva educare gli italiani a libertà . w>
Della sua infatuazione patriottico-letteraria aveva fatto partecipe il critico e poeta maceratese, Amico Ricci, al quale aveva confidato che tutte le sue forze erano rivolte a dare culto alle anime che hanno onorato questa infelice Patria , e che da qualche anno stava lavorando sulla Divina Commedia, attraverso cui intendeva anche esprimere qua! era il suo amore per l'Italia e come esso gli ardeva in petto . Poi, entrando più in profondità, continuava: Prima di tutto ho bisogno di dirle che ho chiesto e voglio che si chieda a Dante quale sia e che sia la Patria e l'Umanità [...] La Divina Commedia è il libro di redenzione per ogni popolo [...] L'Inferno è l'elemento pagano; il Purgatorio è l'elemento cristiano creato dal vero bello, il bello italico di questa civiltà; il Paradiso è l'umanità divenuta famiglia di tutte le genti, ultimo fine dell'Evangelio in terra . **>
Relegato a Monsampolo, non solo tra i giovani ascolani e teramani spargeva libri a larga mano ricorda il Mariotti e colle letture delle corrispondenze degli esuli accendeva i nostri animi,68) ma si teneva in continuo e segreto contatto con i migliori liberali marchigiani, romagnoli, umbri, toscani e del vicino Abruzzo. Scriveva saggi, articoli, raccolte di epigrafi in riviste, rassegne ed altri giornali oltre i confini regionali. In un interrogatorio dal carcere confesserà: Nello Spettatore di Firenze del marzo 1856 [...] in un articolo estetico mio conchiudevo, che avevo scritto nell'una faccia della mia bandiera: "Tutti penammo", e nell'altra: "Amiamoci". Volevo adunque comporre una Società di tutti giovinetti da moltiplicarsi per quanto fosse stato possibile, e ne tenni discorsi con Francesco Augusto Selva, con Alessandro Corsini, e con altri che ora non valgo a rammentare.)
Intanto nella città di Ascoli i giovani studenti, d'ottimo cuore e d'ardimento , A. Corsini, T. Mariotti, A. Menghi, P. De Tommasi, L. Palmarini, si riunivano di nascosto e discutevano sul da farsi. Essi appartenevano al ceto borghese intellettuale; alcuni erano immigrati in Ascoli con le rispettive famiglie per esigenze professionali. Ad esempio, Alessandro Corsini era nato a Spoleto il 24 settembre 1838, fanciullo era divenuto ascolano al
> D. SPADONI, Le Marche nel Risorgimento, cit., p. 28.
65> G. ROSA, Disegno della storia di Ascoli Piceno, Brescia, 1870, voi. 2", pp. 296-297.
> A. M. GHISAL-BERTI, Apostolato dantesco, in Enciclopedia cattolica, col. 1676.
*7> Lettera del 16 dicembre 1854, in Le Marche nel Risorgimento, cìt., p. 28.
9 T. MARIOTTI, Anditi di libertà, cit., p. 124.
69) A.S.R., T.3.C., Seconda parte della processura, cit., b. 320, t. I, Costituto, f. 270: Dichiarazione di Nicola Gaetani Tamburini riferibile all'ammissione e volontà di comporre una Società di Giovinetti, 26 dicembre '57.