Rassegna storica del Risorgimento
APOSTOLATO DANTESCO (L'); SOCIET? SEGRETE MARCHE 1856-1860
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1987
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Bruno Ficcadenti
aveva modo di sapere del Gaetani Tamburini e incontrare tanti altri intellettuali dalle idee nuove, quanto invece perché fin dal Quarantotto aveva vissuta l'atmosfera straordinaria, rivoluzionaria, che le aveva ispirato i primi quadretti poetici: le esortazioni alla riscossa nazionale e le invettive contro lo straniero e il mal governo dei principi italiani.102)
Dal tribunale di Fermo il 13 dicembre 1857 si trasferiva in Ascoli il giudice Eucherio Collemasi, 103> nelle vesti di inquirente politico ed istruttore giudiziario dell'intera trama dell'Apostolato dantesco. Sulla base degli elementi attinti dalle lettere e dalle composizioni poetiche sequestrate ordinò che fossero ricercati e posti in stato di arresto tutti gli altri accademici , dopo la rituale perquisizione delle loro rispettive abitazioni. Il Corsini, raggiunto a Roma, dove stava compiendo gli studi universitari, il 10 gennaio '58 fu ricondotto ad Ascoli Piceno ed ivi affidato al convento dei carmelitani, loco carceris, perché non ancora ventenne. Tra il 30 aprile ed il 1 maggio successivi il Menghi fu segregato nel carcere di Fermo, mentre il Baldacelli, il De Tommasi, il Mariotti, il Palmarini andarono ad accrescere il numero dei reclusi nel Forte Malatesta, sempre con l'accusa provvisoria di delinquenze politiche ; 104> l'Emiliani era riuscito a fuggire.
Le lettere e le composizioni poetiche, ora in mano dell'inquirente e del Delegato apostolico di Ascoli Piceno, inaspettatamente, svelano che l'Apostolato dantesco aveva proseliti e soci nel vicino Abruzzo. Perciò, la Corte reale di Napoli, avuta notizia degli arresti del Tamburini e Selva, e ritenute le voci essere implicati in causa alcuni naturali del Regno, dal Signor Intendente di Teramo si dispose che il Sig. Cav. D. Innocenzo Carli controllore de' dazi indiretti comandante la cavalleria e fanteria in S. Egidio, non che il Sig. D. Giuseppe Orsini quivi Ispettore politico, si recassero, come fecero nel giorno 19 decembre per fare delle indagini in proposito [...] Ritornati [...] a Teramo provocarono le accennate Ministeriali le quali giun-
302) Vedi, tra le altre: Come è bello il sol d'Italia come è bello ed avvalora Quivi i cuori s'i'nnamoran quivi sorgon le virtù . Ecco il tuo sdegno Italia celato un altro poco finché di libertate s'accenda il divin foco Venga il nemico allora lo spenga se potrà venga pure intrepido e forte l'Italia e la morte l'abbatterà . Ad una donna datasi allo straniero: Di Dio la vendetta sul capo ti sta Tu sei maledetta rimedio non v'à al seno un tedesco stringesti spergiura l'eterna sciagura su te piomberà in te maledetti i figli saranno maggiore del danno la pena sarà! . La donna italica: Bella innocente e umile la Sua sembianza avea la sua parola umile di rado fea sentir era d'amor un riso Tanta bellezza avea in fior di gioventute e tanta in cor chiudea fiamma di santo amor che tutte in cor le pene sentìa degl'infelici Voleva a tutti il bene che vuoisi ad un fratel Odiava tanto il fasto de lo stranier crudel che avea il nome guasto di Patria e libertà. A.S.R., Miscellanea, cit., b. 128, fase. 1205.
J03) Ancora con risentimento, il Mariotti ricorderà che Collemasi, da antico carbonaro convertitosi alla reazione, e diventato strumento potentissimo del tribunale supremo della S. Consulta, aveva bisogno d'ingrandire la sua nomea di scopritore e persecutore delle sette; aveva bisogno di accrescere il numero degli strepitosi suoi processi politici, per i quali il Governo gli aveva conferito poteri . Aneliti di libertà, cit., p. 129.
104) Vedi Processi verbali, delle visite mensili, cit.