Rassegna storica del Risorgimento

APOSTOLATO DANTESCO (L'); SOCIET? SEGRETE MARCHE 1856-1860
anno <1987>   pagina <463>
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L< Apostolato dantesco
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sèrò qui per telegrafo. a Venne in Ascoli l'Intendente ed il suo Segretario ed il Direttore delle Finanze di Teramo il 30 Decembre . 106>
Andava così stringendosi la rete delle indagini intorno ai congregati abruzzesi, e già tra l'ultimo giorno dell'anno '57 e il primo del '58 furono eseguiti gli arresti e le perquisizioni domiciliari di Berardo Mezucelli, di Fulgenzio Lucci, di Bernardo Volpi, di Raffaele Cavarocchi e di Giacomo Guerrucci; seguirono quelli di Nicola Urbani il 3, di Carlo Campana e di Romualdo Federico Rossi il 4, dei fratelli Giuseppe e Raffaele Montori il 5 gennaio '58. m
Si rafforzava e si ufficializzava l'intesa inquisitoria tra Ascoli, Teramo e Roma per fare luce sull'intera trama sovversiva, intessuta sulla corrispon­denza degli indiziati, sudditi pontifici e borbonici. L'Intendente di Teramo, conosciuta la buona disposizione di Pietro Costantini a rilasciare dichiara­zioni confidenziali , a danno del Gaetani Tamburini e soci, incaricava un suo ispettore di interrogarlo sui rapporti tra il monsampolese e i naturali del Regno sospettati di settarismo. Il Costantini, tra l'altro, confidava che Tamburini aveva molte relazioni nel Regno, in Ancona, e nell'Estero, cioè nel Piemonte. Nel Regno portatori delle lettere del Tamburini era[no] Filippo Campanelli [...] e Pasquale Guidotti ambi di M. S. Polo. Pochi giorni prima che fosse arrestato il Tamburini un tale Felice Rainaldi sarto amico intrinseco del Tamburini si recò a Teramo, dove si trattenne più. giorni, e ci fu accompagnato da Filippo Campanelli [...] Due figli grandi di Iaconi, Decio e Camillo, sono pure amici del Tamburini e Carafa, ed ora parlano a favore del Tamburini, e dicono che con uno stilo si farà la vendetta contro ehi ha scoperta la congiura [...] Non si saprebbe precisare con chi avesse relazione il Tamburini nel Regno; solo si sa che l'aveva coll'avvocato Montori, e con Urbani Nicola di Teramo Il Tamburini parla sfacciata­mente contro il Pontefice e contro il Re di Napoli [...], e lodava l'infame attentato di Agesilao Milano La corrispondenza del Tamburini col Regno si versava anche con Francesco Salerai di S. Omero Il dì dopo l'arresto del Tamburini [...] a Spinetoli vi stette Raffaele Montori amico pure de' collegati di M. S. Polo [...] Le suddette corrispondenze [...] si vogliono che fossero riferibili alla congiura contro il Pontificio Governo ed il Regno Napoletano .I08)
In effetti, da quel momento in poi, le corrispondenze e le composi­zioni poetiche, accanto agli interrogatori o costituti, saranno considerate prove oggettivamente determinanti per la conduzione dei processi contro gli scrittori congiurati. D'altronde il giudice istruttore, Vincenzo Cicca­gliele, per formalizzare il processo ai teramani, accusati e carcerati per cospirazione, richiedeva, ad Ascoli prima, a Roma poi, molti scritti, e lettere
105) Vedi A.S.T., G.C.C.S., pacco 767, Incartamento di Polizia, voi. 1: incartamento ottenuto da Monsignor Delegato di Ascoli , con elenco di tutta la documentazione raccolta. Gfr. anche Foglio di posizioni, cit., 12 maggio 1858.
106) A.S.R., Miscellanea, cit., b. 128, Relazione, Gennaro 1858 , da Ascoli, cìt.
107) A.S.T., G.C.C.S., processi, cit., pacco 767, Rétazione dell'inquirente.
io) Jvif Dichiarazione di Pietro Costantini innanzi all'Ispettore di polizia di S. Egidio, Giuseppe Orsini, 5 gennaio 1858.