Rassegna storica del Risorgimento
CICCUZZA; ELEZIONI POLITICHE IRPINIA 1874-1875; SATIRA POLITICA
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1987
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Modestino Della Sala
pendant del trasporto funebre carnevalesco, con cui si celebra la morte dell'anno vecchio e l'apertura di un nuovo ciclo vitale. E fra il carnevale e le manifestazioni elettorali vi è una qualche attinenza, non solo perché le une e le altre affondano nello stesso humus; anche esse segnano l'apertura di un nuovo corso e la speranza in un futuro migliore.
Le già menzionate ciccuzze del 1874 e 1875 sono infatti collegabili al nuovo clima culminante, di lì a poco, nella presa di potere della Sinistra, più. pensosa delle istanze democratiche, ed indicano che anche in Irpinia, contro la classe dirigente, troppo elitaria, che ha poca abitudine a misurarsi con la realtà di miseria del paese, tralucono entusiasmi che preludono ad importanti mutamenti politici. Il canto della ciccuzza scandi la vittoria dei partiti popolari: nel marzo 1897 l'ascesa alla deputazione, per il collegio di Mirabella Eclano, fino allora rappresentato da un esponente filogovernativo, il Crispino Alessandro Modestino, del radicale Carlo Del Balzo,28* legato alle nascenti associazioni operaie di mutuo soccorso. Le ciccuzze di Serìno e di Sturno del 1948, delle quali purtroppo ho avuto solo notizia, si collocano alla fine del trentennio fascista, quando si spera in una nuova Italia. La serenata di Fontanarosa del 1964 segna il nuovo corso della politica in quel comune.
L'uso politico del componimento, che fu osteggiato dagli aderenti al partito di governo perché ne dipingeva vizi e prepotenze ed era sfrontata sfida alla loro autorità, fece sì che qualche ciccuzza venisse trascritta o per amore di documentazione o perché legata a piacevoli ricordi di vittoria o per favorirne una sotterranea diffusione. Per queste ragioni si è conservato il testo che pubblico; dei primi giorni del 1875, è, senza titolo e senza nome di autore, fra i manoscritti di Filippo Capone, 1 carte e lettere ancora in attesa di catalogazione per quanto importanti.
Solo a partire dalla fine del 1874 si pensò di cantare una serenata a dispetto per i trombati alle elezioni. Ciò è provato dal nome con cui il componimento è stato conosciuto in Avellino. Ciccuzza fu il titolo di una celeberrima canzone della Piedigrotta napoletana del 1874; 31> molti sono i
28) Carlo Del Balzo (1853-1903) fu giornalista, critico, raccoglitore di testi eruditi, romanziere in contatto con i maggiori letterati italiani e stranieri; per le sue carte, nella Biblioteca provinciale dì Avellino, si vedano / manoscritti Del Balzo, Avellino, 1974 (a mia cura); per una prima ricognizione della sua produzione la mia conferenza Carlo Del Balzo letterato e politico, Avellino, 1976, in appendice alla quale, alle pp. 23-28, ho pubblicato il testo cui mi riferisco, intitolato Lo fiasco di don Santillo ex. Eletto deputato nel 1897 per il collegio dì Mirabella Eclano, Del Balzo fu poi deputato di Iesi dal 1901 al 1904.
2?) Di esse ho raccolto notizie molto vaghe per una sorta di autocensura dei paesani. La prima fu cantata in Serino contro l'on. Moriconcia. La seconda fu cantata in Sturno dai partigiani della lista Bandiera , simbolo sotto cui si raccoglievano i partiti di centro, ai partigiani del Callo , lista civica formata da appartenenti al PSI e al PCI.
30) Filippo Capone (1821-1895) fu nel 1874 candidato a mica pozzi a no per il collegio di S, Angelo de' Lombardi, che egli sempre rappresentò. Per ulteriori notizie si veda la voce di FRANCESCO BARRA, in Dizionario biografico degli italiani, XVIII, Roma, 1975.
3i) Testo e musica in Eco del Vesuvio, scelta di celebri canzoni napoletane, Napoli, stab. T. Cottrau, s.d., pp. 204-205. Della fortuna in Napoli della canzone fra il 1874 e 75, testimonia lo scritto di F. M. MANDALARI, Una canzone popolare napoletana, in Rivista Europea* Firenze, settembre 1875.