Rassegna storica del Risorgimento

CICCUZZA; ELEZIONI POLITICHE IRPINIA 1874-1875; SATIRA POLITICA
anno <1987>   pagina <484>
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Modestino Della Sala
il 4, il 5, e, con molta probabilità, anche il 6 gennaio 1875,-39* può dare la misura esatta dell'intensità della lotta, che aveva per posta il predominio in provincia, fra i seguaci di Michele Capozzi e Serafino Soldi, *> nelle elezioni che furono descritte dal De Sanctis nel suo Viaggio elettorale. Imperversò soprattutto nel collegio di Lacedonia, dove era candidato il Soldi che, se eletto, avrebbe rappresentato in Irpinia l'anticapozzi per la sua esperienza e la sua intraprendenza. La parte soldiana fu particolarmente impietosa nel lasso di tempo, compreso tra il 19 novembre 1874 ed il 17 gennaio 1875, quando, per l'annullamento delle votazioni nel mandamento di Andretta, credette erroneamente di aver vinto anche nel collegio di Lacedonia, nel quale poi, come si sa, si candidò il De Sanctis. Contro di lui non si appuntarono allora i dardi delia satira politica, non per l'alta conside­razione di letterato in cui era tenuto il morrese che essa, in altra occa­sione, non lo salvò da una campagna denigratoria registrata proprio su quei meriti 41> né per l'alone di moralità che circondava il suo nome42> o per l'amicizia che lo legava agli esponenti dell'una o dell'altra fazione, ma per la sua estraneità alle beghe provinciali, delle quali si disse ignaro nel Viaggio elettorale.
Fra le numerose raccolte di documenti sulle elezioni politiche del 1874-75 in provincia di Avellino, che gettano luce sul romanzo elettorale dell'illustre critico, la pubblicazione di questo testo, che può considerarsi la summa delle accuse mosse dai soldiani ai loro avversari, assolverà così ad una funzione di controinformazione. Notevole è infatti l'affinità con la polemica dell'Elettore del Principato Ulteriore, giornale che appoggiava il Soldi, su cui si scriveva, prima delle elezioni: Contro di noi si adopere­ranno le solite arti. I Pasciuti del bilancio provinciale, invece di attendere agli uffici e alle scuole, invece di farsi perdonare con la modestia e col
39) La quinta strofa è posteriore ai fatti narrati nel reportage del 5 gennaio della Gazzetta di Avellino, II, 2 (6.1.1875) e conserva il ricordo dei tumulti dì quel giorno, stigmatizzando ferocemente le intemperanze dei seguaci di Michele Capozzi (1836-1917), il deputato di Salza che sedette in Parlamento dal 1867 al 1876 e dal 1880 al 1904 e che fu arbitro della politica irpina per lunghissimo tempo. Per maggiori notizie sul Capozzi si vedano la biografìa, pletorica quanto generica, scritta da V. FRANCHINI, LO statista irpino e il futuro statista italiano, Napoli, 1918, F. BARRA, Il Re Michele desanctisiano. Michele Capozzi e la vita politica irpina, in Miscellanea di studi in onore di Ruggero Moscati, Napoli, 1985, pp. 627-644 e F. BARRA, Alle origini del Viaggio elettorale . Francesco De Sanctis e la vita politica irpina (1873-1874), in Riscontri, 1984, nn. 1-2, pp. 183-212.
*) Serafino Soldi (1817-1887), avvocato, deputato per la prima legislatura postunitaria nel collegio di Lacedonia, nel 1874-75 tentava nuovamente la scalata alla deputazione in quello stesso collegio; poiché impersonava la reazione allo strapotere di M. Capozzi, fu da questi combattuto aspramente, con l'opporgli F. De Sanctis. Per maggiori notizie biografiche, si veda L. PAGNOTTA, Esequie di S. S. nel 27 ottobre 1887, Avellino, 1887.
4') Nelle elezioni politiche del 1883 infatti il De Sanctis subì gli attacchi dì gran parte della stampa irpina, aizzata da Carlo Del Balzo, fratello del candidato Girolamo. Cito per tutti un articolo della Sentinella Irpina del 4 gennaio 1883 dal tìtolo Noi non voteremo per F. D. S. in cui, conservando l'anonimato, Carlo Del Balzo riassumeva le sue note polemiche precedenti. Si veda sull'argomento G. VALAOARA, Collegio di Avellino. 7 gennaio 1883. Del Balzo batte De Sanctis, in Irpinia, IV (1932), pp. 533-565.
42) Si veda MARINARI, pp. XXXIX-XL.