Rassegna storica del Risorgimento
CAVALLOTTI FELICE; CRISPI FRANCESCO; HERZ CORNELIUS
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1987
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Lo scandalo della decorazione Herz
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incontro con Cavallotti a casa di Giampietro, né del suo secondo incontro con lui del dicembre 1894. Tuttavia tra le Carte Cavallotti si trova una lettera di Giampietro, in data 3 novembre 1894, che dice: Rattazzi sa tutto vide e provvide... Ho veduto ieri Rudinì che ti saluta, L'ho informato di tutto ed egli ti segue con la maggior simpatia (Fondo Cavallotti, Fase. Giampietro) 14>.
Cavallotti fu consultato da Giolitti sull'opportunità di pubblicare il suo plico e poi fu chiamato a far parte della Commissione dei Cinque che ne esaminò il contenuto. Successivamente, il 24 dicembre, Cavallotti inviò una lettera ai suoi elettori che rappresentò la prima mossa aperta del suo attacco contro Crispi. Riguardo alla questione della decorazione a Herz, Cavallotti scrisse:
Ciò che umilia e addolora è il pensiero che, come nella mia [mano], essa [dimostrazione della corruzione di Crispi] sia in mano del liquidatore del fallimento Reinach, Imbert, e del signor [Ludovici Dupuis-Dutemps, membro della Commissione d'Inchiesta, e di altri due membri della medesima... e... di un governo straniero (Il Secolo, 24.12.1894).
Ma, nonostante la vanteria, nelle mani di Cavallotti fino a quel giorno non vi era ancora granché. Né pare probabile, nonostante il suggerimento ch'egli stesso sembrava implicitamente darsi, che Cavallotti si mettesse subito a cercare documenti in Francia. Egli sperava allora di ottenere prove e documenti in Italia, da Rattazzi e da di Rudinì che da .tempo gliene avevano promesse, e soprattutto da Giolitti. All'uopo le sue visite a Torino, durante gli ultimi giorni del 1894 ed i primi mesi del 1895, furono particolarmente numerose . Inoltre, tra le carte Giolitti vi sono due lettere di Tancredi Galimberti, del 29 e 30 aprile 1895, assai esplicite in merito. Nella prima il fido Galimberti scriveva al suo capo :
A Roma ho visto il Cavallotti: egli mi disse confidenzialmente che prepara un Serissimo opuscolo contro il Crispi e mi incaricò di chiederti se hai cosa alcuna da comunicargli (in somma segretezza) riguardo alla venuta del Reinach a Roma; cioè a quanto successe dopo il telegramma Winspeare da te pubblicato. Io risposi che t'avrei fatto la commissione (Fondo Cavour, Se. 2, Fase, 6).
E nella seconda:
È bene che tu conosca a puntino ciò che mi disse Cavallotti: egli in questi giorni volle stendere un opuscolo [contro Crispi]... Dopo avermi spiegato il suo piano mi chiese se tu avevi altre informazioni oltre quelle Winspeare e se potresti dargliele. Io risposi
1) Per ironia della sorte, pare fosse Ferruccio Macola, che nel 1898 doveva uccidere Cavallotti in un duello, a tenere i rapporti tra di Rudinì, Rattazzi e Cavallotti. Cfr. in merito le numerose lettere di Macola tra le Carte Rattazzi (Fondo Rattazzi, B. 1041); nonché il riferimento a Macola nella lettera di Cavallotti ai lettori del Secolo del 19 luglio 1895.
i5) Vedi, per esempio: Fondo Cavallotti, Fase. Roux; Cavallotti, p. 326; Il Secolo, 1.6.3.1895.