Rassegna storica del Risorgimento
CAVALLOTTI FELICE; CRISPI FRANCESCO; HERZ CORNELIUS
anno
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1987
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498
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Franco Damaso Marengo
che t'avrei informato di tutto e fatto nota la sua domanda... La pubblicazione del Cavallotti da me né incoraggiata né scoraggiata, giova a noi... Quanto a ciò che chiede, io non so cosa tu possa fare, ma certo direttamente nulla. S'intende, diamine!!! (Ivi, Se. 3, Fase. 7). 16>
Il piano di Rattazzi e di Rudim, di coinvolgere Cavallotti nello scandalo della decorazione Herz, era stato formulato in anticipo, e la risposta di Cavallotti era stata immediata ed entusiasta; ma a tutto aprile 1895 Cavallotti non aveva ancora ottenuto alcun documento importante. E così fu praticamente fino alla vigilia di dare alle stampe la sua più volte annunciata pubblicazione contro Crispi. Il 10 giugno Farini notò nel suo Diario:
Alla sera mi dicono che, nei crocchi di Roma, della desistenza di Cavallotti si dà una sola ragione: essergli, all'ultimo momento, mancata la promessagli testimonianza del Rattazzi che era il perno e la sperata prova delle accuse nell'affare Herz (Farini, p. 691).17)
Quali erano le ragioni del ritardo? Cavallotti temette sempre una riappacificazione fra Giolitti e Crispi che avrebbe posto fine alla stagione degli scandali. Rumori in merito ne corsero e molti18*, e Cavallotti li controllava tempestivamente. Anzi, in una lettera aperta, egli sembrò voler dare un avvertimento a 'Gdolitti: So che Crispi deve alla biasimevole protezione di Giolitti se non fu prima scoperto l'indegno mercato del cordone di Herz (Il Secolo, 16.3.1895). Più discretamente corsero anche notizie di mediazioni e accomodamenti tra Crispi e Rattazzi, per iniziativa sia del primo (Farini, pp. 695-696), che del secondo (Farini, p. 694). Secondo quanto riferì Farini nel suo Dario, si sarebbe persino arrivati ad una specie di accordo dell'ultima ora, nella forma di una lettera che Rattazzi avrebbe depositato presso 'Emanuele San Giuseppe intimo sia di Ini che di Crispi, nella quale egli si sarebbe impegnato a non far nulla che recasse danno a Crispi. Ciò tuttavia non trattenne il fedifrago Rattazzi dal consegnare simultaneamente a Cavallotti i tanto promessi documenti (Farini, pp. 721-722, 752, 756).
Senza escludere che anche tentativi di conciliazione tra Giolitti e Rattazzi da una parte e Crispi dall'altra avessero contribuito al ritardo col quale i primi due consegnarono a Cavallotti i documenti che possedevano contro il terzo, vi è anche un'altra spiegazione per questo ritardo. Per lungo tempo Giolitti, presumibilmente d'accordo con Rattazzi, fu indeciso se weiaré egli stesso con una seconda pubblicazione contro Crispi, centrata intorno all'affare della decorazione Herz. Di ciò si vociferava nei circoli politici: per esempio, Farini riferì nel suo Dario, alla data del
té) XI testo delle due lettere è pubblicato da E. VITALE, Riforma istituti di emissione cit., voi. 1, p. 301.
t7) Due giorni appresso Farini ammoni a tal effetto Rattazzi, che protestava veementemente con lui di non avere nulla dato a Cavallotti (Farini, pp. 693-694).
18) Cfr., per esemplo: Osservatore Romano, 22.2.1895; Messaggero, 23.2.1895; // Corriere delta Sera, 24.2.1895.