Rassegna storica del Risorgimento
CAVALLOTTI FELICE; CRISPI FRANCESCO; HERZ CORNELIUS
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1987
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503
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Lo scandalo della decorazione Herz 503
Cavallotti cominciò coll'ottenere il testo del verbale della seduta del 18 marzo 1893 della Commissione del Panama, alla quale il delegato della Commissione, Dupuis-Dutemps, riferì sull'apertura delle scellées Imbert . Il testo fu riprodotto nella lettera, Agli onesti di tutti i partiti , come segue:
Commission d'enquète relative au Panama (4ème Cahier). Séance du 18 mars 1893 (samedi) [...]
Communication de M. Dupuis-Dutemps [p. 349 e s.]. M. Dupuis-Dutemps rend alors compie de la démarche qu'il a faite la veille chez M. Imbert liquidateur judiciaire [...]
M. Dupuis-Dutemps [...]. Voici ce que j'at vu:
[...] 8. Une liasse de lettres contenant la correspondance entre M. de Reinach et M. Crispi. Le tout parait se rapporter à un emprunt et certaines combinaisons financières. Dans une lettre, M. de Reinach supplie M. Crispi de décorer Herz: il lui envoie 50 mille francs, pour payer les frais de chancellerie (Secolo, 23.6.1895).
Tuttavia la riproduzione di questo verbale non aveva alcun valore di prova, giacché, contrariamente a quanto aveva fatto la Commissione dei Sette, la Commissione del Panama non aveva pubblicato i verbali delle sue adunanze, ma li aveva inviati in custodia agli archivi segreti dell'Assemblea Nazionale. Ciò fu probabilmente fatto presente a Cavallotti, o egli se ne rese conto da sé. Successivamente, nella sua denuncia contro Crispi del 5 agosto, Cavallotti produsse la traduzione giurata del verbale della seduta della Commissione del Panama,28) fatta dal deputato francese Gérault-Ri-chard, con firma legalizzata (Processi Vari, Se. 2, Fase, l).7
28) Tra le carte d'archivio del Tribunale di Roma non si trova la traduzione giurata di Gérault-Richard, ma un appunto vidimato che informa che detta traduzione fu depositata, tra i corpi di reato, presso la Cancelleria (Ibid.), dove poi sarebbe andata perduta (E. VITALE, Riforma istituti di Emissione eh., p. 316).
29) Gérault-Richard era appena entrato a far parte dell'Assemblea Nazionale, in circostanze controverse e persino drammatiche. Socialista rivoluzionario e pubblicista di professione, egli si era candidato, senza successo, nel 18 collegio di Parigi, alle elezioni del 1893. In seguito era stato arrestato ed imprigionato a Sainte Pélagie, per una serie di articoli ingiuriosi contro il Presidente della Repubblica, Auguste Casimir-Périer. Dalle prigioni Gérault-Richard si era candidato alla elezione supplementare del 13 collegio di Parigi, del dicembre 1894. Questa volta egli risultò vincitore, al secondo turno, soprattutto grazie all'appoggio ch'egli aveva ottenuto da Henri Rochefort, ancora in esilio a Londra, sebbene, all'epoca del boulangismo, egli avesse scritto articoli infuocati contro di lui. Tuttavia l'Assemblea Nazionale, istigata dal Governo, rifiutò di concedere a Gérault-Richard la rimessa in libertà e, quindi, la possibilità di occupare il suo seggio parlamentare. Ciò provocò l'affissione di un manifesto violentissimo dei socialisti contro Casimir-Périer, che così attaccato si dimise. Col l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Felix Faure, fu concessa un'amnistia a tutti i prigionieri politici, che finalmente consentì a Gérault-Richard di entrare all'Assemblea Nazionale (e a Rochefort di rientrare dal suo esilio di Londra). Forse fu Giocante Giacomelli, il corrispondente romano del Journal des débats, che funse da tramite tra Gérault-Richard e Cavallotti. Tra le Carte Cavallotti vi sono, infatti, due biglietti di Giacomelli, in data 19 giugno e luglio 1895, coi quali Giacometti informa Cavallotti di avere una comunicazione Importantissima e cose importanti da dirgli, e gli dà appuntamento alla tribuna stampa della Camera dei Deputati (Fondo Cavallotti, Fase. Giacometti).