Rassegna storica del Risorgimento

ABRUZZO STORIA 1798-1799; REPUBBLICA NAPOLETANA 1799
anno <1988>   pagina <6>
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Mario Battaglini
di risolvere i problemi concreti che poneva la conquista di una Regione così vasta e popolosa come l'Abruzzo.
Narra infatti il Thiébault nelle sue memorie che, subito dopo la resa di Pescara, il 24 dicembre 1799, dovendo procurarsi 500.000 franchi dagli abruzzesi, fu incaricato da Duhesme (del quale egli era Capo di Stato Maggiore) di trovare la via migliore per raggiungere il risultato desiderato."> Egli, allora, pensò che l'unico modo per avere, da un lato il denaro che occorreva, e per evitare, dall'altro, abusi e soprusi, fosse quello di dare subito all'Abruzzo una organizzazione provvisoria ma applicabile al più gran numero di località. Pertanto egli considerò questa Regione comme une fraction de la Répùblique parthénopéenne come egli testualmente dice.
Per far ciò egli prescrisse anzitutto una coccarda (rossa, verde e bianca), dettò poi le norme per tutto ciò che riguardava l'amministrazione, la giu­stizia e le finanze. Infine creò un Consiglio Supremo, che pur restando subordinato al Governo militare, était vètu d'une autorité gouvernamental . Questo Consiglio, secondo Thiébault, era composto da un Presidente e due Conseillers . Sempre secondo questo progetto, Presidente del nuovo orga­nismo doveva essere il barone Nolli di Chieti, u> il quale avrebbe dovuto scegliere egli stesso i due consiglieri.
Duhesme, in pratica, accettò il progetto di Thiébault e lo fece proprio (pur con alcune aggiunte e modifiche) nel suo piano per l'organizzazione provvisoria dell'Abruzzo, del 28 dicembre 1798.13>
La data di questo piano è importante perché il 28 dicembre Napoli era retta ancora dal Governo del Vicario Pignatelli ,4> e passerà quasi un mese perché venga proclamata la Repubblica Napoletana.
Nel suo piano, anzitutto, Duhesme (precorrendo, in certo senso, il Progetto di decretazione15) dei giacobini napoletani del 22 gennaio 1799) prende atto che il trono di Napoli... crolla e rovina giusta i voti dei popoli oppressi: manca, come si vede, una esplicita dichiarazione di decadenza del Re, ma non vi è dubbio che essa sia, implicitamente, contenuta in quelle parole.
Segue quella che è certamente una carta costituzionale, pur se limitata ai soli aspetti organizzativi.
Lo schema, specie per quanto concerne i dipartimenti e le municipalità,
è esemplato sull'organizzazione della Repubblica Romana e, cioè, in gran
parte, sulla struttura francese. Infatti anche in Abruzzo il territorio (la cui
superficie aumentava man mano che proseguiva la conquista da parte dei
francesi) fu diviso in dipartimenti che, dai due iniziali, divennero tre
l!D D. THIÉBAULT, Mémoires publiés sous tes auspices de sa fitte M.lle Claire Thiébault d'après te manuscrit originai, par F. Calmettes, Paris, 1894 [Thiébault], II, p. 311.
12) A proposito del Nolli, dice il Thiébault (II, 312) che egli era l'uomo le plus riche et le plus considéré de ces provinces .
13) Il testo in Atti, it, 1353.
M) pignatelli conservò il suo titolo fino al 17 gennaio, quando fuggì a Palermo. Dopo di lui, e fino al 22 gennaio, Napoli fu governata dalla Città (v. Atti, I, 282 sgg.).
*S) Atti. I, 318.