Rassegna storica del Risorgimento

ABRUZZO STORIA 1798-1799; REPUBBLICA NAPOLETANA 1799
anno <1988>   pagina <10>
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Mario Battagliti
Quanto ai compiti della Municipalità, essi furono specificati nelle istru­zioni generali che inviò il Consiglio Supremo e che comprendevano: l'ero­gazione delle spese straordinarie approvate dall'Amministrazione Centrale, la sanità pubblica, la pubblica sicurezza, la guardia civica, la raccolta degli atti di Governo (normativi e amministrativi), la formazione e approvazione del bilancio, la riscossione delle contribuzioni ordinarie (secondo il riparto effettuato dall'Amministrazione Centrale), la sorveglianza sull'igiene nelle carceri, gii alloggi per i militari, la sussistenza e l'annona, e, in particolare, il controllo sul pane.
A Chieti, inoltre, erano un Tribunale dipartimentale presieduto da Saverio Troise e due Giudici della Città e Ville (o, con altra denomina­zione, giudici locali), tutti nominati dai Consiglio Supremo.41)
Come a Napoli, così anche in Chieti fu poi istituita da Coutard una Commissione militare di tre membri (Saverio Troise, Biagio De Horatiis, Nicola Ricciardone), più un Commissario del potere esecutivo, che secondo il Ferrante era cisalpino . La Commissione era competente a giudicare (in un primo tempo) i soli insorgenti, ma successivamente anche le altre cause gravi di delitti comuni .
Infine anche a Chieti fu istituita la Guardia Civica, composta di individui da 18 fino a 35 anni con un comandante, due capi di battaglioni, un aiutante generale, quattro capitani e tredici tenenti.43)
Un ultimo singolare aspetto delle Amministrazioni locali ignoto all'orga­nizzazione della Repubblica Napoletana è dato dal fatto che in Abruzzo ogni dipartimento era diviso in Cantoni che comprendevano da un minimo di cinque ad un massimo di ottomila abitanti: in ciascun cantone una muni­cipalità di cinque membri ed in ciascun comune nel quale non vi sarà la Municipalità, un Edile .43hls)
È questo un organo del tutto sconosciuto (come si è detto) nell'orga­nizzazione delle amministrazioni locali nella Repubblica Napoletana. È da ritenere perciò, che Duhesme avesse presente l'organizzazione delle ammi­nistrazioni municipali della Repubblica Romana, nella quale ogni Comune con meno di diecimila abitanti faceva parte di un Cantone e alla sua testa
da trasporto; Silecchj, distribuzione del vino; Celti, foraggi; Tiberio, la legna; Panfilio, la distribuzione del pane.
41) Gli altri membri del Tribunale erano: Biase de Horatiis, Nicola Ricciardone, Camillo Franchi, Giuseppe Ravizza. Avvocato dei poveri era Amato de Cerchio e Procu­ratore dei poveri Saverio Vicoli. Giudici della città furono: Giuseppe Silecchj e Carlo Cortiglione (Atti, II, 1375).
) Per Napoli, Atti, I, 452 sgg., II, 1378.
) M Comandante era Giuseppe Valignani, duca di Vacri; il Primo Tenente era Fernando del Monaco; il Secondo Tenente, Nicola De Matteis; i Capi di Battaglione, Gabriele Valignani e Concedo del Giudice; l'Aiutante Maggiore, Giacomo Carnevale (Atti, li, 1379, dove sono anche i nomi degli altri ufficiali). Da rilevare (come ulteriore elemento di differenziazione) che a Napoli i limiti di età andavano da 16 a 60 anni (Atti, II, 786).
Ws) Atti, II, 1354 (art. V).