Rassegna storica del Risorgimento

DECENTRAMENTO; REGGIO CALABRIA AMMINISTRAZIONE 1861-1865
anno <1988>   pagina <53>
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Reggio Calabria e il decentramento
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dimenti contro il giornale ed il suo direttore e con la sua durezza aveva ancor più emarginato il settore cattolico intransigente; la situazione non sembra migliorare sotto il prefetto Decoroso Sigismondi (16-IX-1863/1-VI-1865), né sotto il suo successore Cesare Bardesono di Rigras (che rimase a Reggio fino aH'8-IH-1868).TO
Il foglio che, ancora il 19 febbraio 1865, esprimeva un infuocato articolo, stigmatizzando il sistema sbrigativo, usato dal Parlamento nazionale per varare le nuove leggi amministrative che pur contenendo cinque capi differenti, furono approvate con un solo articolo senza discussione parziale (e da alcuni deputati ciò fu rilevato contrario allo Statuto) [...] Ma questa povera Carta costituzionale ha ricevuto tante strappate dai suoi esecutori che Carlo Alberto, risorto, si crederebbe a Costantinopoli , il 1 ottobre 1865, sospendeva la pubblicazione, dando Avviso ai suoi associati che il direttore si recherà a Roma a passarvi l'autunno .
Era questo un ulteriore colpo al settore intransigente nonché alla gerarchia ecclesiastica reggina che, schiacciata tra la politica vaticana e quella dello Stato unitario anche a causa della mancata presenza dei suoi presuli (Ricciardi, esule a Roma, vacante la Diocesi di Gerace), perdeva così gran parte di quello slancio di rinnovamento ecclesiale che, come abbiamo visto, era stato avviato a fatica.
LUCREZIA ZÀPPIA
77) CORNERÒ, Relazione al ministero dell'Interno, Reggio, 28-XI1-1862, in A.S.R.C. inv. 34, Gabinetto Prefettura: spirito pubblico, cit.
?*) Ricordiamo che, nel settembre 1865, fu sequestrato il n. 35 dcW'Albo reggino su ordine della Procura.