Rassegna storica del Risorgimento
AGOSTINIANI ALGHERO; ARCHIVIO DI STATO DI SASSARI FONDO CORPORA
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Libri e periodici
Strutturati in 579 articoli, ordinati a loro volta in oltre sessanta capitoli, gli Statuti Generali offrono un approccio diretto, non mediato (si tratta di un'edizione priva di apparato critico) alle regole che orchestravano la vita interna ed i rapporti con l'esterno della Libera Minatoria partenopea. Tra gli scopi principali dell'Ordine, come risulta dall'articolo 357, il quale introduce il capitolo intitolato Della iniziazione dei profani, vi era quello della propaganda, della ricerca, cioè, di nuovi adepti: è uno dei passi più suggestivi, in quanto, com'è noto, l'ammissione all'interno della Massoneria costituiva, per l'alone di mistero e le misure di sicurezza che la circondavano, al tempo stesso uno dei momenti più pericolosi e più suggestivi dei complesso rituale massonico. Ma al di là delle parole dì chi scrive, è interessante leggere la definizione che del Libero Muratore fornisce, nel suo ultimo articolo, il regolamento stesso: 11 Libero Minatore è l'amico fedele della sua patria e di tutti gli uomini. Egli non perderà di vista, che col giuramento prestato nella sua prima iniziazione si spogliò di ogni profana distinzione, e di tutto ciò che l'uomo ha di volgare, per uon ornarsi che del dolce titolo di fratello. Corrisponda la di lui condotta al titolo e la Massoneria avrà conseguito il suo fine (pp. 102-103). Parole altisonanti, le quali però rispecchiavano in pieno non solo la retorica dell'ambiente massonico, ma anche, e forse soprattutto, le speranze del tempo in cui furono pronunciate.
VINCENZO PANNINI
Indici dei periodici napoletani del Risorgimento. Prefazione di Eugenio Garin; Napoli, Istituto italiano per gli studi filosofici, 1987, in 8, pp. x-237. S.p.
L'Istituto italiano per gli studi filosofici da alcuni anni ha avviato un'azione intesa a far conoscere sempre più capillarmente la cultura napoletana dello scorso secolo. Nel 1983 Guido Oldrini ha curato, premettendovi una meditata introduzione, la ristampa delle annate 1841-1843 della celebre pubblicazione Museo di letteratura e filosofia e ha provveduto ad esaminare nella giusta e meritata luce le figure essenziali di Stanislao Gatti e Stefano Cusani.
Vengono ora publicati gli Indici di altri sei periodici del periodo risorgimentale, periodo che dopo il 1830 vide la reazione borbonica accordare, seppure temporaneamente, respiro e spazio allo sviluppo intellettuale. Questo respiro e questo spazio si colgono nelle sei riviste, attraverso le quali si tentò di aprire relazioni salde, solide e profonde sul piano europeo. Ricostruire il giornale sulla base di un indice significa ripercorrere e il volume dell'Istituto italiano per gli studi filosofici rende perfettamente l'obiettivo il clima e la parabola di un cimento politico, l'alfa e l'omega di una ideologia, in altri termini l'evento culturale nella sua intierezza.
Sono pubblicati gli indici del bimestrale // progresso delle scienze, delle lettere e delle arti (dal 1832 al 1846), della Rivista napolitano, apparsa irregolarmente tra il 1839 e il 1846, del Museo di letteratura e filosofia, bimestrale nel biennio 1841-1842 e quindi mensile sino al gennaio 1843 e, in una nuova serie sempre mensile, con il nuovo nome di Museo di scienze e letteratura (1843-1849).
Le ultime tre pubblicazioni prese in esame sono legate ad un nome prestigioso della cultura e della politica napoletana ed italiana, Pasquale Stanislao Mancini. Se per il periodico Temi napolitano (1842-1844), si può parlare, alla morte del curatore Matteo De Augustinis, di confluenza della redazione, per il Giornale di scienze morali, legislative ed economiche {1842-1847) e per la Biblioteca di scienze morali, legislative ed economiche (1844-1847) non si può non vedere la filiazione diretta dalla grande figura, che compilò le riviste con la cooperazione di una società di giureconsulti ed economisti italiani e stranieri .
VINCENZO G. PACIFICI