Rassegna storica del Risorgimento

BARBERA GASPERO; BARBERA PIERO; EDITORIA FIRENZE SEC. XIX-XX; F
anno <1988>   pagina <145>
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NEL SEGNO DI FRANKLIN: DA GASPERO A PIERO BARBÈRA
Molti anni fa introducendo la traduzione de L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, Ernesto Sestan rilevava quanta distanza vi fosse tra la nostra non vastissima letteratura autobiografica dell'ultimo secolo e il materiale biografico e autobiografico anglosassone così capace di superare quella che ai nostri occhi appariva indelicatezza e mancanza di gusto per diffondersi sulla vita economica e parlare sinceramente di questi affari che pure costituiscono tanta parte della loro attività e occu­parono tanto i loro pensieri. n Il paragone tra le due letterature era tal­mente diseguale che Sestan ricordava solo due nomi a questo riguardo, Marco Besso e Gaspero Barbèra, ma con una fondamentale differenza. Men­tre l'attività del primo, ebreo, uomo di cultura e abitudini cosmopolite legato profondamente al mondo degli affari, era volta alla speculazione, Gasparo Barbèra aveva incrementato il proprio guadagno con una sana produzione economica la cui filosofia andava rintracciata negli stessi autori pubblicati dall'editore: Smiles, Lassona e soprattutto Franklin di cui Barbèra era dive­nuto oltre che l'editore anche un po' l'apostolo e verso il quale, secondo Sestan, ebbe addirittura della venerazione .
L'editore torinese si inseriva a pieno titolo quindi nello spirito del capi­talismo e dalle sue Memorie poteva con sicurezza essere rintracciato un filone ricco di dati e suggestive annotazioni indispensabili per fare più luce non solo sulla storia di una delle più importanti case editrici nate nell'800, ma sulla formazione culturale, politica, imprenditoriale che ritro­vava in Gaspero Barbèra un originale interprete e, forse più di quanto Sestan credesse, una cartina al tornasole per i numerosi punti di contatto con la formazione di altri editori italiani.
Ma se negli ultimi anni le Memorie del Barbèra hanno trovato, anche per la nuova fase di studi di storia dell'editoria e per il fecondo e più ampio ventaglio di problemi presi in esame dalla storia della cultura,2) un utilizzo sempre più attento risollevando, in una antologia dedicata ai memorialisti dell'Ottocento, la dibattuta questione dei confini dentro cui chiudere il concetto di letteratura e quanto essa comprende in sé di storia
0 M. WEBER, L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, introduzione di ERNESTO SESTAN, Firenze, Sansoni, 1965, p. 12.
2) per la nuova fase di studi aperta ormai da alcuni anni cfr. la nostra recensione a Editori a Firenze nel secondo Ottocento, a cura di ILARIA PORCI ANI, prefazione di GIOVANNI SPADOLINI, Firenze, Olschki, 1983, in Rassegna storica toscana, 1984; anche la sezione di recensioni in Passato e presente, a. 1986, n. 4.