Rassegna storica del Risorgimento

BARBERA GASPERO; BARBERA PIERO; EDITORIA FIRENZE SEC. XIX-XX; F
anno <1988>   pagina <146>
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Gianfranco Tortorelli
della cultura,3) non abbiamo avuto finora uno studio specifico che superi i ricordi dei figli premessi alle varie edizioni e la breve introduzione di Augusto Alfani alla riduzione del volume come libro di lettura per le scuole nel 1905.4> Neanche la nota di Gino Barbèra, Per la terza edizione delle Memorie di un editore, apparsa come introduzione del 1954, andava oltre il tributo di affetto e di gratitudine dovuti a chi con gli anni non aveva certo visto diminuire la validità dei propri insegnamenti. E se Al­fani aveva intravisto nelle lettere accluse al volume un vero gioiello di buon senso, di affetto paterno e di insegnamenti politici educativi , Gino Barbèra finiva, altrettanto genericamente, per assegnare alle edizioni di Gaspero quelle doti di eleganza e armonia che, dopo tanti anni, aveva consentito di eguagliare l'abilità di Bodoni.5)
Solo in occasione del convegno Editori a Firenze nel secondo Ottocento la figura e l'opera di Gaspero Barbèra ritornavano d'attualità e ben tre relazioni venivano dedicate alla sua attività editoriale: la pubblicazione delle carte Barbèra custodite presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze affidate alle cure di Rosaria di Lorenzo D'Alfonso, una prima ricca e documentata indagine della collana Opere di amena lettura dovuta a Gino Tellini, la magistrale relazione di Antonio La Penna che, spostando la sua attenzione dall'influenza della cultura classica nelle edizioni Sansoni ai testi e agli autori pubblicati in questo settore da Le Monnier e Barbèra, aveva modo di scrivere pagine erudite e piene di preziose e affascinanti indica­zioni, non più riprese ci sembra dagli studi successivi sull'editoria ottocen­tesca, sui collaboratori più assidui delle case editrici fiorentine ritrovando nei loro gesti e nella loro formazione i suggerimenti per le scelte delle più classiche collane barberiane. Diseguali, per impegno e problematica, ri­sultarono, in quella occasione, gli interventi di Cesare Vasoli e Daria Frezza maggiormente incentrati sulla formazione culturale di Gaspero, sul lento e tenace apprendistato, sull'influenza esercitata su di lui dalle più assidue letture e dagli incontri con autori, collaboratori, tipografi, editori che con­tribuirono in modo rilevante a plasmare il carattere e a irrobustire quelle convinzioni. Alle osservazioni iniziali di Vasoli, che guardava alle Memorie come ad un testo di particolare interesse per ampliare la comprensione
3) Memorialisti dell'Ottocento, a cura di C. CAPPUCCIO, tomo III, Milano, Ricciardi, 1972, p. 736. Il volume contiene nelle pagine 739-832 stralci delle Memorie di un editore con un buon commento.
4) G. BARBÈRA, Memorie. Ridotte come libro di lettura e di premio per le scuole da AUGUSTO ALFANI, Firenze, Barbèra, 1905. La nota di Augusto Alfani veniva poi ripresa senza correzioni nel suo volume Battaglie e vittorie pubblicato da Barbèra nel 1915.
5) G. BARBÈRA, Per la terza edizione delle Memorie di un editore, in G. BARBÈRA, Memorie di un editore, Firenze, Barbèra, 1954, pp. vi-vn. Gino Barbèra sottolineava anche come Gaspero raccolse e fissò nei suoi caratteri il patrimonio spirituale di due generazioni di poeti e di pensatori, precursori e fattori della nostra patria, pp. v-vi.
0 R. DI LORENZO D'ALFONSO, Le carte Barbèra della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze', G. TELLINI Le Opere di amena lettura dell'editore Barbèra; A. LA PENNA, L'editorìa fiorentina delta seconda metà dell'Ottocento e la cultura classica in Italia, in Editori a Firenze nel secondo Ottocento, cit. Una seconda raccolta di lettere è stata pub* blicata dalla D'Alfonso nella Rassegna storica toscana, 1984.