Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI ROMA 1878-1880; <> 1878-1880; SA
anno <1988>   pagina <177>
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Antonio Salandra e la Rassegna Settimanale 177
Su questo tema, come abbiamo visto, c'è una disposizione ed una volontà ad attenuare e smorzare il tono di una polemica che invece rispunta quando si arriva al nòcciolo del dissenso, a proposito degli aspetti della questione sociale nelle campagne e nelle città. Franchetti e Sonnino sosten­gono che il problema agrario si può affrontare solo con la trasformazione dei rapporti di produzione e distribuzione della ricchezza, mentre quello delle plebi cittadine deve essere lasciato allo spirito filantropico o alla carità.
I fondatoli della Rassegna rassicurano l'interlocutore quando parlano di rimedi graduali, di attenuazione parziale dei mali, di avvenire più o meno lontano della soluzione finale del problema sociale in Italia, ma di fatto quello che propongono per il settore agricolo è una legge sud contratti agrari, che Salandra non accetta, che dice di ritenere utile, perché non darebbe certo l' agiatezza ai contadini. Riguardo poi alla filantropia (come chiave di soluzione dei bisogni delle classi infime ) l'intellettuale pugliese dimostra di avere qualche dubbio sulla buona disponibilità dei percettori dei più alti redditi, e preferisce fare appello, con maggiore senso della realtà, all'* interesse illuminato delle olassi dirigenti. w>
Le distanze tra la Rassegna e Salandra non si accorciano nei mesi seguenti, per lo meno su questo punto.
L'11 febbraio 1879, in occasione della prolusione del corso di Legisla­zione economico-finanziaria presso -l'Università di Roma,19) Salandra ricorda (riportando le cifre statistiche raccolte dal tedesco Kolb per i grandi Stati europei) che tra gli anni '60 e 70 si è avuta una colossale espansione della vita moderna dei popoli progressivi nel duplice polo della Nazione e dello Stato . *9 L'entità del volume di tale crescita è immediatamente dedu­cibile dalla progressione dei bilanci21) che documentano lo sviluppo delle
18) Cfr. A. SALANDRA, La teoria economica della costituzione politica di Achille Loria, Giornale degli Economisti, 1886, ora in ID., Politica e legislazione, Saggi raccolti a cura di G. FORTUNATO, Bari, 1915, p. 251.
19) ID., La progressione dei bilanci negli Stati moderni - Prolusione al corso di legislazione economico-finanziaria nell'Università di Roma, ora in ID., Politica e legislazione, cit., pp. 109-154. Salandra inizia la prolusione con un riconoscimento a Francesco De Sanctis e Angelo Messedaglia che avevano voluto con l'attivazione della sua disciplina presso la Facoltà di Giurisprudenza, che l'insegnamento delle scienze di Stato si elevasse a livello dei loro più recenti progressi .
20) Jn questo senso gli era sembrata geniale l'espressione di V. MANNA {Diritto amministrativo, Napoli, 18763) secondo cui lo Stato opera il doppio movimento di concen­trazione e di diffusione della forza sociale . La doppia forza si attinge dagli individui e ritorna su di essi. Il primo movimento della forza, ossia il suo raccoglimento al centro è preparazione al secondo, per lo quale la forza raccolta va al suo destino. A. SALANDRA, La progressione dei bilanci, cit., p. 111.
21) Nei bilanci, dice Salandra, dagli elenchi di aride cifre traluce l'ideale. È l'ideale della cultura, della ricchezza, della potenza della patria, che ci si rileva imponente a traverso i numeri dei bilanci ed è bene ohe noi l'incontriamo in questa forma prosaica, la quale agli spiriti deboli può sembrare men che opportuna. Imperocché a noi non serve, che si proclami come fantasma inefficace dì una calda immaginazione; ma serve, che si determini e resti, saldo e operoso, nell'intelletto e nella volontà . Ivi, p. 153.