Rassegna storica del Risorgimento

1821-1823 ; EMIGRAZIONE POLITICA
anno <1921>   pagina <197>
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del resto aveva presto compreso l'inanità del tentativo e che fa dopo breve detenzione liberato (62). Inoltre non tardò il partito co­stituzionale ad avere bisogno degli ospiti italiani per difendere la sua precaria esistenza, non appena l'insurrezione catalana, nel­l'estate del 1822, si fu disegnata in tutta la sua minacciosa violenza. Il 25 aprile 1822 infatti Tommaso Costa, detto Misas con una colonna di reazionari iniziava gli assalti alle città della regione di Girona. Olot, oentro di circa 12 mila abitanti, Esquirol e S. Jelio di Pallerols furono invase e casse private e pubbliche violate (63). Le milizie costituzionali di Girona accorsero e nella vittoria che tosto riportarono sugli insorti ebbe parte attiva un drappello di esuli italiani, tra i quali trovavansi il capitano Vittorio Ferrerò, celebre per l'episodio di S. Salvarlo, Giovanni Josti, più tardi, nel 1848, deputato nel parlamento subalpino, e Baldassarre Vedani (64). Ma presto altre bande pullularono e le autorità barcellonesi, che prima si opponevano (65), autorizzarono la formazione di tre com­pagnie di esuli, in tutto 200 uomini, concentratesi a Matarò per cooperare all'opera repressiva del generale Francesco Milana. Due delle compagnie erano comandate dal Pacchiarotti e dal Ceppi (66) e si coprirono di gloria in uno scontro sulle alture del Vioh. e me--glio ancora nel luglio in un accanito combattimento sul Col For­mica, dove il successo finale fu dovuto al loro indomito valore (67). Sei profughi caddero ivi gravemente feriti : tra essi Antonio Du-
(62) DE VAUDONCOUM, III, 224,30. Il De Vaudoncourt afferma che in quindici giorni fu dichiarato sin tacila, ni nota. Sull'arresto del generale v. anche Oansolal. wmm. Éàrcettona. m. 1. Il Bresciano. Barcellona. 10 set-temlaèr; 1821 n.152-61. Il governo sardo temette nell'inverno del 1822 un tentativo armato dei profughi dalla Spagna per la via di mare. Venne quindi intensineafca la (sorveglianza, del console Bresciano e dei viceconsoli nei porti catalani. ( lett. del Bresciano. BarceBppa, 20 aprilo 1822, n. 303-30).
(63) Comol, nasion. lòc, effe II; Wmm Barcellona, I maggio 1822, n. 374-a.
(04) Boicui, pag. 07.
(66) fJrfl dicendo loro chedeVbonoaanaarrnmpor la lor patria. Consol.
wzion, loc. citi lei*, cit. del Bresciano. (66) BEOLCHT, p, OD. (07) li p. IO0VÉ02, v. con maggiori particolari SomsiOj pp, 37-39.