Rassegna storica del Risorgimento

1821-1823 ; EMIGRAZIONE POLITICA
anno <1921>   pagina <199>
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rsotto gli ordini del Milane (72). Il prestigio che derivò agli italiani da tante prove di valore fu tale olio, su proposta del Pacchiarotti, venne decisa a Barcellona la formazione d'un corpo nazionale com­posto di un battaglione di fanti di uno squadrone di cavallerìa. I profughi nostri accarezzarono in quei giorni la speranza di co­stituire in epoca non lontana un'intiera Legione Italiana, chiamando di Francia e di Svizzera quanti esuli nazionali là si trovassero.
; Sembra che l'Ansaldi ed il Regis fossero ostili a tali manifesta­zioni (73). I loro compagni d'infortunio, non dimenticando l'incapa­cità del Regis sotto Novara e la deplorevole foga dell'Ansaldi dalla
Kcittadella di Alessandria, vollero con un manifesto,, steso da Carlo Beolchi, legittimare l'esclusione di entrambi dal comando (74). Que­sto venne di conseguenza affidai o al Pacchiarottì, sebbene non mancasse tra i profughi ed i sardi stessi un gruppo che preferiva a itti il lombardo generale Olirà (76). Il battaglione appena costituito
(72) BEOLGHT, pag. 110.
(73) Gonsol, nazìon. ioc. cit. Il Bresciano. Barcellona, 25 settembre 1822, fri 485-72, La Deputazione di queste provinole nel lodarsi dall'intrepidezza e valore che nelle attuali: circostanze hanno manifestatogli espatriata italiani lia disposto che ne venga creato nn corpo distinto, in cui verranno ammessi anche tutti coloro che, essendo della classe suddetta, non avessero ancora prese quivi le armi. Pare che si occupi di già dell'organizzazione di questo corpo, nel quale credosi che vi saranno venticinque lanoierL Una simile risolu­zione, stata accolta dai rifuggiti piemontesi col solito loro entusiasmo, ha fatto nascere in essi che dalle prossime Cortes verrà la medesima ampliata che potrà formarsi una legione italiana, iihiainando dalla Svizzera, dalla Francia e da altri paesi li rifuggiti e lì avventurieri che vi si volessero aggregare, ma tutto ciò dà molto nell'improbabilità, se si considera che la Spagna mantiene con istento le sue truppe, delle quali buona parto si trova con dei ragguar­devoli arretrati da esigere. Li- sediziosi generali Regis ed Ansaldi sembra ohe non prendano parte veruna in simili armamenti, menano una vita pacifica o ritirata e non sono troppo bene visti dai compagni delle loro disgrazie.
(74) BEOLCHI, pp. 118-10. Questo episodio conferma la verità delle ao-euse cit. del Do Vaudonoourt contro il Regis e l'Ansaldi. L'opuscolo del BeolehI usci nel marzo 1823. Il Bresciano ne inviò tosto un esemplare a To­rino (loe. ciiv n. 12, Barcellona 12 marzo 1823).
(75) C'ornai, nasioti. cit. Il Bresciano, Barcellona, 19 ottobre 1822 n. 503-76, II-Battagiiono italiano, la di cui istituzione annunziai di già a V. E. essere tata da questa Deputazione provinciale organizzata, va organizzandosi con qualche attività. Ieri ai sono pubblicati gli editti oon cui si chiamano a pub­blico incanto quelli che volessero prendere l'impresa della confezione del