Rassegna storica del Risorgimento

1821-1823 ; EMIGRAZIONE POLITICA
anno <1921>   pagina <201>
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Questi parve cedere, ma pei rifiutò evitando i suoi fautori a se­guirlo. Senza l'intervento del generale Milane due partiti sarebbero venuti alle mani. Il Paeehiarotti ebbe biasimo dalle autorità spa­gnole (78), e certo l'incidente non fu ultima causa dello scingi* mento ordinato poi dal Mina al battaglione: galano, che, abilmente I fraternizzando in quei mesi colte truppe galliche sui confini dei Pi­renei, .procurava, mediante diserzioni, elementi nuovi nelle file~jèà* sanzionali spagnuole e poteva neutralizzare -forse le mire della; S. Alleanza, quando alla Francia reazionaria e borbonica fosse ve­nuta meno la fiducia nell'ubbidienza dell'esercito*
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La situazione era davvero grave per lo sventurato regno ibe­rico. L'ostilità più o meno latente del re stesso, Ferdinando VII, al regime costituzionale le sollevazioni incessanti delle campagne e le crudeli repressioni che per la loro stessa esistenza compievano I i liberali (79) lo spirito fatalistico e volubile della nazione (80),
(78) Ooneol. natimi. Barcellona, m. I, cit. Il Bresciano. Barcellona, 16 no­vembre 1822, n, 521-81. Narra l'incidente ed avverte l'arrivo dell'ex cap. Gio. Cavalieri, del quale v. più oltre.
(79) Cosi il vescovo di Vidi, mons. Sferaueh, fatto prigione, fu dal batta­glione Paeehiarotti tradotto a Barcellona (lett. cifc. del Bresciano dèi 16 no-cembre) e fucilato poi nell'aprile 1823 sulla via di Tarragona. Nella stessa epoca, la notte del 16-17 novembre 1822, una sessantina,di notabilità a Man-resa fu catturata dal generale Rotten, eotto accusa di cospirazione e per via, mentre i prigionieri venivano tradotti a Barcellona, 25 furono passati per lo armi: tra essi li due primi alcaldi costituzionali, un canonico, vari preti o frati. Il resto,giunto a Barcellona, subì paatoy.ìfrtessa sorte ed i soldati se ne divisero le spoglie, Afferma il Bresciano che l'accusa contraessi avesse dub­bio fondamento, (loc. cit. Barcellona, 20 e 27 novembre 1822, nn. 524-83 577-84), 11 6 gennaio 1823 poi venne in processione trasferita a Barcellona la rino­matissima effigie della Madonna del Monteserrato , asportata dal celebre santuario, perche: non cadesse in mano dei realisti, ma spogliata dei suoi antichi preziosissimi arredi, quali sono in vendita presso quest'Ufficio del Credi 15 del .