Rassegna storica del Risorgimento
BRIGANTAGGIO; LEGITTIMISMO EUROPEO 1860-1864
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1988
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Brigantaggio postunitario
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coste meridionali, azioni di guerriglia in Calabria, Basilicata, nelle Puglie e alla 'frontiera pontificia. Principali esponenti di questa crociata sanfedista furono i generali carlisti José Borjes32' e Raffaele Tristany, ma sopra tutto il Borjes che capeggiò in Basilicata quella che fu definita una delle più memorabili scorrerie del brigantaggio postunitario e comunque rappresentò il più consistente tentativo, sostenuto dalla Corte borbonica in esilio a Roma, di dare al brigantaggio meridionale una direzione strategica unitaria su base legittimistica.33) Al loro fianco accorsero nobili, ufficiali, avventurieri, mercenari, per la maggior parte ex militari di estrazione carlista, che impegnarono a fondo l'esercito nazionale.
Comitati legittimisti furono istituiti a Barcellona e in altri centri della Catalogna, per la raccolta e lo smistamento del personale arruolato nonché delle armi e del denaro destinati alla reazione nel Napoletano. Questi comitati erano strettamente collegati con già analoghi organismi di Malta e Marsiglia, che nei loro insieme divennero il più valido serbatoio di alimentazione della riscossa borbonica. Particolarmente attivo si dimostrò il Comitato di Barcellona, tanto che ancora nel 1866 il ministero dell'Interno segnalava ai prefetti delle province napoletane che in Barcellona parecchi agenti borbonici, d'accordo con quel partito clericale, vanno reclutando individui che poi spediscono alla spicciolata nelle provinole meridionali nell'intento di ingrossare il brigantaggio .34> Ma anche il comitato di Malta, per la sua posizione geografica rispetto alle coste meridionali italiane, rappresentò una costante minacoia all'ordine costituito.
I seguenti documenti, provenienti dal carteggio del 6 Gran Comando, testimoniano l'apporto del legittimismo catalano e spagnolo in genere alla causa borbonica nel Napoletano: 2 settembre 1861: dispaccio dal governo di Torino. Da Malta segnalata partenza di un legno maltese carico di munizioni, destinato a sbarcare in Calabria.35) Da ricordare che il rifornimento di armi e munizioni di provenienza spagnola fu molto sostenuto negli anni della reazione. Così, dopo la occupazione dei conventi di Crisultì e Casamari nel gennaio del 1861 da parte delle truppe del gen. de Sonnaz, furono rinvenute cartucce spagnole, il che prova la connivenza di quel governo con i reazionari nostri nemici. 8 novembre 1861: rapporto confidenziale da Roma. Mi affretto ad avvertire che il moto è generale e conflagrante e non vi è tempo da perdere [...] Attendono anche molti emigrati da Malta, perché vogliono tentare un colpo su Napoli, essendo colà tutto preparato. Così consigliato dai comitati francesi e spagnoli. Ai reazionari
32) cfr. CHARLES GARNIER, Le general Borges, Paris, Dentu, 1861.
33) Istruzioni impartite dal gen. Clary al Borges: Il generale proclamerà il ritorno alla bandiere di tutti i soldati che non hanno ancora finito il loro tempo. Il generale andrà nelle Calabrie, per proclamarvi l'autorità del re legittimo Francesco li datato da Marsiglia 5 aprile 1861. In AUSSME, Gli, b. 7. Da ricordare altresì che In questa sua missione il Borges era affiancato dai lealisti catalani Bordanova e Capdevilla.
34) Circolare del ministero dell'Interno in data 14 luglio 1866, riportata nel catalogo edito in occasione della mostra sul brigantaggio, Napoli, 1984, p. 222.
35) AUSSME. Gli, b. 3.