Rassegna storica del Risorgimento

BRIGANTAGGIO; LEGITTIMISMO EUROPEO 1860-1864
anno <1988>   pagina <488>
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Libri e periodici
L'A., prendendo lo spunto da un lavoro di Salvatore Bono, apparso nel 1964 con il titolo / corsari barbareschi, ha rintracciato l'archivio della Redenzione dei cattivi, istituzione nata nel 1596, e lo ha sistematicamente studiato per offrirci elementi inediti di valutazione sui rapporti tra l'isola e le Reggenze dell'Africa settentrionale nell'Ottocento.
Bonaffini insiste sulla bilateralità del fenomeno corsaro, guardando all'inizio all'epi­sodio della fregata reale Venere, capace di catturare nel giugno 1808 una nave algerina con 62 uomini a bordo, destinati alle incursioni. Il fatto avvia una faticosa trattativa per lo scambio con altrettanti siciliani vincolali ad Algeri, trattativa conclusa nel 1810 con la restituzione di 27 uomini.
11 felice epilogo non chiude il capitolo dello scambio, che anzi si apre un lungo contenzioso.
Le vicende politiche legate a Napoleone e la successiva Restaurazione non consentono la scomparsa del fenomeno, che Bonaffini vede esaurito soltanto nel 1830, anno in cui ha termine per sempre la guerra corsara barbaresca nel Mediterraneo. Ma il Mediterraneo, nonostante gli anni e nonostante i mutamenti storici, è ancora oggi troppo caldo . Bonaffini si congeda con un auspicio, che non può non essere sottoscritto, per un futuro senza più sangue né lacrime .
VINCENZO G. PACIFICI
Massoneria e letteratura attraverso poeti e scrittori italiani. Convegno di Pugnochiuso 1986, a cura di ALDO A. MOLA (Massoneria, Fonti, 4); Foggia, Bastogi, 1987, in 8, pp. 257. L. 25.000.
Il presente volume raccoglie gli Atti di tre intense giornate di studi tenutesi a Pugnochiuso dal 9 all'I 1 maggio 1986 volte ad approfondire le ricerche sui rapporti tra la Massoneria e la letteratura italiana. Ai lavori hanno portato il proprio contributo insigni studiosi iniziati e non con interventi e relazioni decisamente originali, che, come ha opportunamente sottolineato Aldo A. Mola nella Premessa al volume, l'argomento affrontato a Pugnochiuso era rimasto sino ad ora pressoché totalmente inesplorato, e ciò nonostante la massiccia presenza di scrittori, poeti e drammaturghi tra le Mia della Massoneria lungo un vasto arco di tempo che, travalicando il Settecento e l'Ottocento, investe in pieno il ventesimo secolo, nel corso del quale è dato incontrare solo per limitarci ai due nomi più noti personaggi del calibro di Guido Gozzano e Salvatore Quasimodo (in questa sede brillantamente trattati rispettivamente da Giusi Baldissone e Giovanni Rabbia). Nono­stante il titolo complessivo del tema prescelto (che effettivamente esula dagli argomenti solitamente trattati dalla Rassegna storica del Risorgimento), almeno tre delle relazioni presentate durante lo svolgimento dei lavori del Convegno si caratterizzano per il taglio volutamente più storico che letterario, ed è su di esse che soffermeremo la nostra breve analisi.
Giovanni Faldella, rapsodo delle glorie massoniche risorgimentali, questo il titolo del saggio di Terenzio Sarasso (pp. 109-116), in cui l'A. ripercorre sinteticamente le tappe fonda­mentali dell'impegno politico dello scrittore piemontese, analizzando la sua produzione oratoria manifestatasi magistralmente attraverso quelle suggestive e pregnanti commemora­zioni per le quali si disse che il Faldella tenne una cattedra ambulante di patriottismo (p. 109). Un impegno letterario, il suo, che non venne minutamente fuorviato dall'attività parlamentare cui lo scrittore si dedicò con serietà e viva partecipazione; nel 1895 tenne infatti una orazione ufficiale a Torino in occasione del venticinquesimo anniversario della Breccia di Porta Pia, accettando senza remore un incarico che inevitabilmente gli avrebbe alienato parte dell'elettorato cattolico. Ma la stimma dell'intero percorso letterario del Faldella è senza dubbio quella raccolta in dodici volumi delle sue orazioni e degli scrìtti che porta il titolo eloquente ed appropriato di Piemonte e Italia, Rapsodia di storia patriottica (Torino, Lattea, 1910-1912), tra cui si distinguono su tutti 1 volumi terzo