Rassegna storica del Risorgimento
BRIGANTAGGIO; LEGITTIMISMO EUROPEO 1860-1864
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Libri e periodici
esce un Bollettino. Numerose le edizioni crìtiche ed ancor più i commenti ed i saggi, prevalentemente a carattere filologico. Giorgio Giannini riunisce in questo Esame una serie di articoli apparsi sulla Rivista rosminiana, con lo scopo di proporre una spiegazione possibilmente chiara e volutamente essenziale dei punti impugnati dalla dottrina di Antonio Rosmini, in modo Che ne risalti senza troppo sforzo il senso sostanzialmente ortodosso (p. 7). La condanna pronunciata dalla Chiesa nel secolo scorso si dimostra oramai dettata più da preoccupazioni di natura politica che da un effettivo riscontro di deviazioni dottrinali.
Cirillo Bergamaschi è invece arrivato al secondo volume dell'epistolario, dedicato al biennio 1827-1828 (un volume, edito nel 1970, raccoglie le opere). Del Nostro esistono varie raccolte di lettere: evidentemente incomplete se Bergamaschi, già estensore di una bibliografia rosminiana si è accinto all'ardua impresa di una nuova catalogazione che inglobi le precedenti raccolte e le numerose inedite successivamente rinvenute. Sono tutte regestate e corredate in appendice dell'elenco dei corrispondenti. Scorrendolo troviamo interessanti nomi in campo filosofico come Pasquale Galluppi e letterati come Manzoni e Tommaseo, indice della stima e dell'interesse che già riceveva Rosmini.
Il terzo volume è dedicato ad un aspetto particolare dell'attività di Rosmini, lui che fu prete libero , senza cura d'anime, per mi anno fu parroco nella sua Rovereto, colla dignità di Arciprete di S. Marco e capo della decania foranea più importante della diocesi tridentina. Fu chiamato a furor di popolo, premendo i maggiorenti sul vescovo, per avere come pastore il più illustre dei loro sacerdoti. Il Nostro riluttò per tre mesi prima di accettare, premuto dalla necessità di seguire gli sviluppi del suo Istituto della Carità che allora moveva i primi passi, senza tralasciare la sua intensa attività culturale, che l'aveva messo in contatto con un vasto numero di studiosi. Nell'ottobre 1834, fra l'esultanza dei cittadini prende possesso del nuovo incarico. Alleo Valle illustra minutamente questo anno. L'attività del filosofo è intensa e scrupolosa nei due aspetti di parroco e decano, per quanto riguarda le visite alle chiese sottoposte, il restauro degli edifici sacri, le ispezioni alle scuole elementari, le omelie quaresimali, gli esercizi ai religiosi, perfino l'assistenza ad un condannato a morte. Trova anche il tempo di fare il letterato nella locale Accademia degli Agiati. Ma l'impegno è troppo gravoso, così Rosmini chiede ed ottiene di essere sollevato allo scadere dell'anno di amministrazione, per potersi dedicare totalmente al suo istituto, che non potè introdurre nella diocesi per la contrarietà del presule. La seconda parte del volume pubblica una imponente documentazione raccolta dal Valle che può efficacemente servire come fonte per la storia roveretana di quel periodo.
FLORIANO BOCCINI
CU hegeliani di Napoli e la costruzione dello Stato unitario. Mostra bibliografica e documentaria; Napoli, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, 1987, in 8, pp. 605. S.p.
fi questo il ricco catologo della mostra organizzata dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici in collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Napoli, sotto il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali, tenutasi presso il Palazzo reale del capoluogo campano tra il giugno 1986 ed il febbraio 1987. L'illustrazione dei numerosi documenti (lettere, giornali, manifesti, pubblicazioni, traduzioni, ecc.) è introdotta da saggi che chiariscono la prospettiva d'indagine.
La storia della filosofia italiana dell'Ottocento può essere compresa solo nel quadro più vasto della storia sociale e politica del periodo. In questo ambito essa assume, infatti, un risalto appropriato, dato che, obbiettivamente, nessuno dei nostri pensatori in quell'epoca fu protagonista di un'esperienza filosofica significativa a livello europeo.
Nei primi decenni del secolo XIX, una tendenza rielaborò 1 temi essenziali del tardo illuminismo francese e dell'utilitarismo inglese. La linea empiristica ebbe il suo massimo esponente in Carlo Cattaneo e risultò sconfitta dal modo stesso in cui avvenne la formazione dello Stato nazionale, perché in assenza di una forte borghesia imprenditoriale che fosse