Rassegna storica del Risorgimento

"UNIT? ITALIANA"; DUE SICILIE (REGNO DELLE)
anno <1921>   pagina <218>
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Antimo SEGRK
11,
1821. 11 luglio f Barcellona.
Antonio Fed. Bresciano al Segretario di Stato per gli Esteri.
Episodio tra Giuseppe Pacchiarotti e Luigi Balladore.
(Archivio di Stato di Torino. Consolati nazionali, Barcellona, nn. 1. N. 90-10).
JEccettenza,
Credo mio dovere di elevare alla cognizione di V. J. un fatto occorso in questa città il giorno 7 andante fra alcuni emigrati pie­montesi, quale ha recato in questi abitanti una spiacevole sensazione. Il sig. cav. Pacchiarotti, considerato come uno de1 principali com­presi nei movimenti rivoluzionari del Piemonte, è stato anche pel suo grado richiesto da questo Governo a prestare de' lumi, affine di conoscere quali fra gli emigranti piemontesi potessero avere mag­gior titolo alla considerazione del Governo medesimo nello stabili­mento delle relative loro pensioni decretate a loro favore dalle Corti. Egli vi ha aderito e si è messo cosi nel caso di far dipen­dere da sé la sorte temporaria di molti di questi individui: favoriti alcani di loro ed altri secondo essi pregiudicati dalle apposite infor­mazioni del sig. Pacchiarotti, diede ciò luogo a qualche dissensione ed i malcontenti non lasciavano di farsi sentire anche pubblica­mente, finché nel giorno 6 corr. fa il sig. Pacchiarotti sfidato a duello, nel quale rimase leggermente ferito in una mano. Nel suc­cessivo giorno sette alla mattina si presentarono in casa del suddetto sig. Pacchiarotti, mentre si trovava egli solo in camera, certi signori Luigi Balladore di Torino, Brunet o Brunetti e Luigi De Giovanni, il primo di essi per quanto mi si disse, nominato tenente dei cara­binieri all'epoca di codeste turbolenze, e chiesero che venisse loro rilasciato un certificato dal quale constasse maggiormente ciò che avevano essi costà operato negli sgraziati giorni del mese di marzo p, p. Vi si prestò il sig. Pacchiarotti, ma temporeggiando e sperando che accorresse qualche uno in suo soccorso, poiché sembravagli che l'attitudine del sudetto non fosse troppo pacifica. Comparve infatti