Rassegna storica del Risorgimento
BRIGANTAGGIO; LEGITTIMISMO EUROPEO 1860-1864
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Libri e periodici
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o che il Gar pensava potessero interessare Tommaseo (che stava allora raccogliendo materiale per i suoi celeberrimi Canti Illirici), altre rispondono a precise e particolareggiate richieste bibliografiche ed archivistiche del pubblicista dalmata. In queste prime lettere Gar parla di frequente <e sempre con appassionata e sincera ammirazione) delle opere del Tommaseo, non disdegnando di accennare anche ai suoi studi ed alle proprie pubblicazioni, nonché agli incarichi da lui ricoperti, in particolare quello di direttore della Biblioteca Universitaria di Padova.
Profondamente diverso il contenuto delle missive riguardanti il biennio 1848-49, periodo in cui come si è già avuto modo di dire Tommaso Gar ricoprì (tra le altre cose) una carica diplomatica; in esse al centro dell'attenzione sono. le sorti, incerte della giovane repubblica veneta, i risvolti internazionali della rivoluzione italiana, i rapporti con la repubblica francese e la situazione interna dello Stato transalpino. Interessanti sono anche i giudizi sugli avvenimenti fiorentini: in particolare il Gar riteneva le condizioni interne dello Stato toscano assai precarie, ancor più di quelle di Venezia, in quanto a suo avviso il Parlamento toscano è il più fiacco d'Italia (lettera di Tommaso Gar a Niccolò Tommaseo, Firenze, 20 agosto 1848, p. 85). Non mancano, infine, in questi documenti, interessanti accenni del Tommaseo all'italianità delle popolazioni del Trentino: Godo del resto, che il Trentino si dimostri italiano con parole e atti animosi. Le iattanze senza pericolo, delle quali da un anno fan pompa fiorentini, romani, torinesi, stringono il cuore di pietà; e coprono di vergogna la fronte. M'è consolazione il pensare che io de' primi ho sentita e fomentata con le deboli parole mie l'italianità del Trentino; da venticinque anni sentita (lettera di Niccolò Tommaseo a Tommaso Gar, Parigi, 1 dicembre 1848, p. 106).
Chiusosi fallimentarmente con la caduta dell'eroica repubblica di Venezia dopo un lungo e sofferto assedio il biennio rivoluzionario, il rapporto epistolare tra Gar e Tommaseo sembrò conoscere un momento di stasi, per riprendere con l'abituale frequenza soltanto a distanza di alcuni anni, grosso modo alla fine del 1857 (anche se Mario Allegri ha rintracciato e pubblicato nel suo volume anche una lettera senza data risalente probabilmente alla fine dell'ottobre 1856). L'ultimo ventennio della vita del bibliotecario trentino fu interamente dedicato ad un'opera di paziente e meticolosa risistemazione del patrimonio librario ed archivistico italiano, cui almeno sino al 1860 era mancato il supporto delle strutture istituzionali. Di questa azione si trova ampio riscontro nell'ultima sezione del carteggio, da cui è agevole ricostruire l'attività del Gar come direttore della Biblioteca Universitaria di Trento, di riordinatore (e modernizzatore) di quella di Napoli ed infine a Venezia, dove il Gar fu impegnato nella ricostituzione dell'Archivio dei Frari sconvolto dalle spogliazioni austriache.
Concludendo, non possiamo che concordare pienamente con Sergio Benvenuti, il quale così scrive nella sua breve presentazione del volume curato da Mario Allegri: Dalla lettura complessiva dell'opera dell'Allegri si ricava un quadro d'insieme di quella Mitteleuropa disadorna, come scrive efficacemente l'Autore, la quale ben si caratterizza in figure di studiosi come quella del Gar, che, pur privo della genialità di un Tommaseo e di altri scrittori dell'area veneta del tempo, riuscì a dare un importante apporto culturale alla sua area e all'Italia, con il suo diligentissimo e infaticabile lavoro di erudito e di traduttore, e attraverso i numerosi legami instaurati con storici e letterati italiani e stranieri (p. 6).
VINCENZO FÀNNINI
SERGIO BENVENUTI, La Chiesa trentina e la questione nazionale. 1848-1918 (Collana di pubblicazioni del Musco trentino del Risorgimento e della Lotta per la Libertà); Trento, Temi, 1987, in 8, pp. xxu-291. S.p.
I rapporti tra la Santa Sede ed il governo di Vienna ed in particolare il problema della diocesi mistilingue di Trento tra il 1848 ed il 1918 sono al centro di questo intercs-