Rassegna storica del Risorgimento
BRIGANTAGGIO; LEGITTIMISMO EUROPEO 1860-1864
anno
<
1988
>
pagina
<
498
>
498 Libri e periodici
nazionale. Evidenziamo le figure di Medoro Savini e dì Giuseppe Manfredi. Il primo giornalista e parlamentare che durante l'esilio londinese entra in contatto con Mazzini, e successivamente sarà negli Stati Uniti a combattere nelle file dell'esercito unionista durante la guerra civile e più tardi, rientrato in Italia, parteciperà alle imprese garibaldine a Bezzecca e a Mentana. Il secondo, Giuseppe Manfredi, collabora con La Farina e, nel 1859, assume responsabilità ministeriali nel governo provvisorio di Parma. Magistrato, deputato al Parlamento, senatore del Regno, nel 1907 è nominato da Vittorio Emanuele III presidente della Camera alta, in conformità all'art. 35 dello Statuto che attribuisce al Re la nomina del Presidente e dei Vice Presidenti del Senato.
Il Dizionario copre un arco di tempo compreso tra il 1860 e il 1960: cento anni di storia italiana, che vedono fra le maggiori protagoniste le terre piacentine. Le passioni politiche, le divisioni, gli scontri verbali e fisici, le contrapposte scelte ideologiche sono le tappe caratteristiche del lungo divenire storico della città e della sua provincia. Le polemiche per i progetti di organizzazione amministrativa dello Stato unitario, la coraggiosa posizione del vescovo Scalahrini nelle dispute sul Modernismo e sul ruolo dei cattolici nella società, per la conciliazione tra Chiesa e Stato e per l'attiva partecipazione di tutti alla vita politica nazionale, il radicalismo, il cui sostenitore Felice Cavallotti è deputato di Piacenza, le Società Operaie e di Mutuo Soccorso, le Cooperative di consumo* la sindacalizzazione del proletariato (la prima Camera del Lavoro dell'Emilia nasce a Piacenza nel 1891), le Leghe, la penetrazione del socialismo e le lotte contadine rappresentano il ricco patrimonio ideale che la città ha lasciato a noi tutti.
Per concludere queste righe sul Dizionario è doveroso ricordare Vittorio Fiorini (Piacenza 1860-Bologna 1925), un piacentino il cui nome è legato alla Rassegna storica del Risorgimento, di cui, in anni ormai lontani, fu prima condirettore insieme a Raulich e, poi, direttore; egli contribuì all'impulso degli studi del Risorgimento col fornirli di quella collana di fonti preziose, delle quali difettavano: la Biblioteca storica del Risorgimento italiano .*)
ALESSANDRO MANCINI-BARBIERI
FRANCESCO GAUDIOSO, Calabria ribelle. Brigantaggio e sistemi repressivi nel Cosentino (1860-1870)-, Milano, F. Angeli, 1987, in 8, pp. 155. L. 18.000.
All'indomani dell'unificazione le forze politiche e militari del Regno d'Italia dovettero fronteggiare il temibile dilagare del brigantaggio nelle regioni meridionali. Le zone più interessate furono come noto Basilicata, Irpinia, Molise, Abruzzo, alta Puglia. La Calabria rimase in gran parte estranea al fenomeno. Cosi almeno riferiva l'on. Massari nel 1863, nella relazione finale della Commissione Parlamentare d'Inchiesta: nelle Calabrie il brigantaggio o non esiste affatto, oppure è faccenda di assai poco momento . Francesco Gaudioso, dopo un lungo lavoro di ricerca in archivi pubblici e privati ed un attento studio dei dibattiti parlamentari e della pubblicistica dell'epoca, contesta l'esattezza di tale affermazione. Se è vero che complessivamente la Calabria fu meno coinvolta delle altre regioni meridionali, è anche vero, ed egli lo dimostra, che il circondario di Cosenza, quelli di Rossano, Castrovillari e Paola, fecero registrare tra il 1860 e il 1870 un'intensa attività brigantesca, tanto da contare, solo nel 1862, 381 briganti uccisi pari all'I 1*6 del totale nel Mezzogiorno continentale.
Lo studio di Gaudioso è puntuale. 1 dati da lui elaborati consentono di quantificare il fenomeno, di charirne la dinamica, il rapporto con l'ambiente, con le popolazioni e, almeno in parte, le ragioni socio-economiche. Alimentato da forti tensioni sociali, dalla depressione contadina, da liti demaniali risolte sempre a detrimento delle popolazioni; favorito dal terreno impervio, dalla mancanza di strade, dal malcontento popolare, il
i) E. CASANOVA, in Rassegna storica del Risorgimento, a, 1926, p. HI.