Rassegna storica del Risorgimento
BRIGANTAGGIO; LEGITTIMISMO EUROPEO 1860-1864
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1988
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Libri e periodici
Del resto l'opinione pubblica era ben topensa ad un tipo di letteratura attraverso cui era possibile conoscere genti e paesi lontani; in questo senso va detto che le relazioni di viaggio dei marinai si differenziano da quella letteratura d'evasione a sfondo geografico (che trovava, all'epoca, il suo esponente più rappresentativo in Natale Condorelli) per gli intenti didascalici oltre che, naturalmente, per i contenuti tecnici che pure occupavano tanto spazio in questo tipo di opere. In un certo senso queste relazioni costituivano una sorta di anello di congiunzione tra i lettori ed i paesi descritti, svolgendo quindi una importante opera di mediazione (ma anche di filtro) in cui il lettore era inevitabilmente portato a vedere quelle terre esotiche con gli stessi occhi di chi, dopo averle visitate, aveva rivissuto crìticamente le proprie esperienze mettendole per iscritto.
Sul piano meramente scientìfico le numerose descrizioni di carattere antropologico ed etnografico contenute nei resoconti di viaggio non erano del tutto attendibili, ma cionondimeno esse possedevano un fascino particolare tale da riuscire a stuzzicare la curiosità e la voglia di conoscere del vasto pubblico attratto da questo genere di opere. Il tipo di descrizione più diffusa era naturalmente quella fisica (affiancata sovente da esclamazioni di stupore e di meraviglia), estendendosi talvolta a seconda del bagaglio culturale dell'osservatore anche allo studio degli usi e dei costumi locali. B fin troppo evidente che in un'epoca che vide la quasi totalità del globo terrestre colonizzato o quantomeno controllato dalle potenze europee, non poteva mancare tra gli scopi delle crociere quello della ricerca di terre colonizzabili. Ma, com'è noto, l'Italia si mosse tardi, forse più per emulazione che per effettiva necessità, dovendosi pertanto accontentare degli scarti altrui: il prestigio nazionale fu quindi difeso a carissimo prezzo, in una terra povera, inospitale e lontana, la baia di Assab, in cui il Regio governo si mosse in perfetta sintonia con i dirigenti della Compagnia di Navigazione Rubattino, attraverso la mediazione del missionario lazza-rista Giuseppe Sapeto. Affacciatasi dunque troppo tardi nella competizione coloniale, la Marina italiana cercò di giustificare le proprie crociere oceaniche con la volontà di difendere gli interessi commerciali dei numerosi italiani residenti all'estero, seguendo la formula prestigiosa e suggestiva del mostrare la bandiera là dove più consistente era la presenza di immigrati italiani, vale a dire agli inizi degli anni Ottanta del secolo decimonono nell'America meridionale, in particolare nella regione platense: Brasile, Uruguay, Paraguay ed Argentina.
Chiude l'interessante lavoro di Ferrante una breve appendice documentaria in cui sono presentati alcuni brani di cinque relazioni di viaggio attraverso cui l'A. vuole offrire al lettore l'opportunità di un approccio diretto e personale ai testi da lui utilizzati per il proprio studio, frutto di pazienti ed accurate ricerche effettuate presso l'Archivio dell'Ufficio storico della Marina (Roma), l'Archivio Centrale dello Stato e l'Archivio della Provincia romana dei Domenicani.
VINCENZO TANNINI
GIOVANNA ANGELINI, II socialismo del lavoro. Osvaldo Gnocchi-Viani tra mazzinianesimo e istanze libertarie; Milano, Franco Angeli, 1987, in 16, pp. 278. L. 25.000.
La figura di Osvaldo Gnocchi-Viani, una delle più interessanti del nostro movimento operaio, è analizzata, in questo volume che fa parte della felice collana Studi e ricerche storiche coordinata da Marino Berengo e Franco Della Perula, da Giovanna Angelini, studiosa già segnalatasi per altri apprezzati studi, in particolare su Bovio. L'agile studio della Angelini si colloca opportunamente dopo altri fondamentali lavori. > Gnocchi-Viani
i) Impossibile in questa sede ricordare 1 numerosi saggi su Osvaldo Gnocchi-Viani. Vanno comunque segnalati gli scritti di FRANCO DELLA PERUTA (L'Intemazionale a Roma dal 1872 al 1877, in Movimento Operaio, IV, 1, 1952), di GASTONE MANACORDA (// movimento operaio attraverso i suoi congressi, Roma, Editori Riuniti, 1971), di LETTERIO