Rassegna storica del Risorgimento

BRIGANTAGGIO; LEGITTIMISMO EUROPEO 1860-1864
anno <1988>   pagina <506>
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506 Libri e periodici
Un caso a parte è costituito dalla Germania bismarkiana, dove il suffragio universale convive con una monarchia autoritaria. Se il potere dispone qui di vantaggi che lo mettono al sicuro dalle pressioni dell'opinione pubblica, non sembra però in grado di orientarla in modo decisivo. Le esperienze del Kulturkampf e della lotta contro i socialisti sono signifi­cative a questo riguardo.
H. C. G. Matthew, in Politica e retorica in Inghilterra 1860-1930, analizza, infine, i meccanismi della propaganda politica (discorsi, tours elettorali, comizi) nell'età tardo-vittoriana. L'oratoria si distingueva, allora, per essere dettagliata, ben documentata, raramente demagogica. I resoconti dei discorsi dei leaders venivano fatti da agenzie specializzate. La loro attendibilità era il legame tra Westminster ed un corpo elettorale che subiva il fascino della politica. 1 liberali ritenevano, infarti, che la conoscenza di tutti gli aspetti di un problema, l'esposizione e la qualità delle idee e delle scelte politiche, fossero centrali per una vittoria elettorale. Fare discorsi, ottenere l'attenzione critica della stampa e dei potenziali sostenitori era dunque essenziale per la strategia liberale. Una cosa nota Matthew è riportare, secondo lo stile dei nostri anni '80, un discorso i cui contenuti sono chiari solamente per coloro che ricevono i comunicati stampa e il cui significato si trova nell'uso di determinate parole chiave e una cosa diversa è produrre regolarmente 4 colonne sottoposte ad un minuzioso esame pubblico nazionale (p. 277). Con l'avvento della società di massa, la crescente importanza assunta dalla simbologia in politica, mediante la spregiudicata utilizzazione del subconscio e di deduzioni irrazionali (temi della razza, dell'imperialismo, della religione), unita alla sempre più. ampia potenza delle immagini a discapito dei contenuti, avrebbero però finito con lo spazzare via questo modello fondato sulla fiducia in uomini ragionevoli.
FILIPPO RONCHI
BRUNO DI PORTO, Competizioni politico-amministrative e vita cittadina a Pisa nel biennio 1889-1890 attraverso due opposti giornali; Pisa, Servizio Editoriale Universitario, 1987, in 8, pp. 184. L. 3.500.
Questo lavoro di Bruno Di Porto ci fornisce uno spaccato di vita cittadina a Pisa nel triennio 1889-1891 secondo un'angolazione che non è, come parrebbe leggendo il titolo del saggio, meramente storico-politica o elettorale. Lo studioso, invece, allarga l'orizzonte, in modo tale che ne viene fuori una gradevole miscela tra macro e micro-storia. Inoltre, Pisa è sì al centro dell'attenzione, ma inserita in un contesto nazionale, in questo caso rappresentato dall'età crispina.
Due le fonti principali utilizzate: a stampa <il quotidiano L'Elettrico, ì settimanali Corriere dell'Arno e La Croce pisana, nonché alcuni fogli minori come La Rondine e // Gazzettino) e archivistiche.
11 triennio preso in considerazione è uno dei più interessanti e dal punto di vista politico e da quello sociale. Figure di spicco si muovono all'interno della scena pisana, mentre in sottofondo si fa strada sempre di più la questione sociale . Tutto ciò in una città percorsa da fremiti di rinnovamento tecnologico, com'è nel caso dell'elettricità, vera e propria svolta nella vita di tutti i giorni. Insomma, non si possono separare gli uomini dai loro atteggiamenti politici, culturali e, diremmo, anche psicologici.
Politicamente, Pisa di fine secolo presenta quattro schieramenti: l'Associazione "costi­tuzionale, guidata da Ulisse Dini; l'Unione liberale, con a capo Ranieri Simonelli; i cattolici, duri e combattivi, specie su alcune questioni come il monumento a Giordano Bruno a Roma o la polemica anti-ebraica; l'Estrema, composta da repubblicani e socialisti, che acquisterà sempre maggior peso col passare degli anni, oltre agli anarchici che, come è noto, non parteciperanno mai alle elezioni.
Figura estremamente interessante 'è quella di Raniero Simonelli. La sua biografìa politica e umana presenta aspetti che vale la pena di riassumere. A diciott'anni, Simonelli