Rassegna storica del Risorgimento
BRIGANTAGGIO; LEGITTIMISMO EUROPEO 1860-1864
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1988
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Libri e periodici
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fa parte, assieme ai fratelli Cesare e Tommaso, del battaglione toscano a Curtatone e Montanara; all'indomani della cacciata del granduca, stringe relazione con il figlio di Leopoldo II, il fantomatico Ferdinando IV: il che peserà non poco nella futura carriera politica con tutta una serie di scandali. Laureatosi in matematica, Simonelli entra in politica nel 1865, dapprima nell'orbita del moderato Rinaldo Ruschi, quindi evidenziandosi gradualmente come leader di una forza di lunga durata che, da un'iniziale piattaforma di convergenze di un partito comunemente designato simonelliano approdò, in due diversi momenti, prima nell'ambito della Sinistra costituzionale poi in qualificanti relazioni politiche con Benedetto Cairoli e con Giovanni Nicotera (pp. '5-6). Il suo giornale era il Corriere dell'Arno.
Fino alla metà del 1890, entrambe le forze contendenti dì Pisa poterono considerare con favore il governo Crispi, attenuando o celando i propri motivi di riserve e sospingendosi reciprocamente all'opposizione, sia per prudente valutazione e cauta attesa delle pieghe che avrebbe preso, come per trovarsi d'accordo col potere centrale, ed esserne favorite, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche (pp. 9-10).
Altri due personaggi entrano in campo nel frastagliato scenario pisano: il prefetto Sensales e il giornalista Borsi. Sensales era uno dei cardini del fronte an t i-si monelli a no, e quando, in vista delle elezioni i due partiti contrastanti affilarono le armi giornalistiche, egli adoperò il proprio peso con un'operazione che s'iscrive in tutto un genere di stampa provinciale sovvenzionata con fondi segreti delle prefetture (p. 10). E dalla confluenza del sostegno prefettizio con il giovane giornalista Averardo Borsi (1858-1910), nasce nel maggio 1889 il quotidiano L'Elettrico. Averardo Borsi, padre del letterato Giosuè (il nome del figlio era *un chiaro omaggio all'amico Carducci), nasce a Castagneto. Di modeste origini, fa le sue prime esperienze giornalistiche al Telegrafo del Bandi e, sempre a Livorno, dirige, dal 1881 all"88, Il Telefono, sulla 'linea centristico-liberale bandiana. Poi, l'approdo all'Elettrico, alla cui fattura non sarà esente la moglie di Averardo, Virginia Fabbri, fervente cattolica che influenzerà moltissimo il giornalista.
Il campo d'azione agl'Elettrico era definito direttamente dal Borsi. Non solamente di politica si trattava, ma si rivolgeva, ad esempio, anche ad un pubblico femminile borghese. Il Di Porto analizza questo aspetto: Nel promuovere e conquistare il pubblico femminile borghese alla lettura del proprio foglio [...] puntava con sicurezza sulla sua piuttosto uniforme specificità, offrendogli, insieme allo stimolo della cronaca, trafiletti sulla moda, resoconti mondani, storielle umoristiche e l'informazione sugli acquisti effettuabili e le novità sperimentali (tipica la fotografia) nei principali e nuovi negozi o laboratori di Pisa, in una percezione delle donne come consumatrici per eccellenza di parecchi generi... (p. 42). Né, e qui si nota l'influenza della moglie, poteva mancare una accesa battaglia contro il fantasma dell'emancipazione femminile . In generale, comunque, sfuggivano al Borsi e al suo foglio, le "vere motivazioni del disagio sociale che albergava in Pisa in quel turbolento periodo. Le varie manifestazioni, politiche e non, del Spopolo* dovevano essere affrontate secondo un'ottica di ordine pubblico. Peraltro, a proposito delle rivendicazioni politiche (ricordiamoci che altro centro di agitazione era l'Università), Borsi non metteva sullo stesso piano studenti e lavoratori, talché diffidava di un'ideologizzata solidarietà [...], per esempio asserendo che la celebrazione del primo maggio doveva esser lasciata solo alle masse che avessero i titoli per la commossa e festosa sosta dalla vera fatica manuale <p. 52).
FRANCESCO GHIDETTI
Cristiani in politica. I programmi politici dei movimenti cattolici democratici, a cura di BARTOLO GARIGLIO (Centro studi Carlo Trabucco di Torino); Milano, Franco Angeli, 1987, in 8, pp. 219. L. 20.000.
L'undicesimo punto del Nuntlus , rivolto al popolo di Dio in chiusura dei lavori del recente VII Sinodo mondiale del Vescovi, si è preoccupato di fissare esaurientemente U ruolo dei laici, affermando che la coerenza tra fede e vita deve accompagnare l'impegno