Rassegna storica del Risorgimento

RIVOLUZIONE FRANCESE; STORIOGRAFIA ITALIA
anno <1989>   pagina <3>
immagine non disponibile

FONTI E MEMORIE
LA STORIOGRAFIA ITALIANA t * E LA RIVOLUZIONE FRANCESE (1789-1799)
APPUNTI PER UNA RI CONSIDERAZIONE *
È indubbiamente difficile definire il rapporto tra la storiografia italiana e la rivoluzione francese ed estremamente problematico, se non addirittura impossibile, precisare in forma sintetica quale sia stato il contributo di ricerca e di valutazione offerto da quella alla conoscenza di questa. E ciò perché un nesso strettissimo, da molti anche giustamente ritenuto indissolubile, 'ha legato nel tempo le vicende politiche della penisola a quelle della nazione d'oltr'Alpe, condizionando fortemente la stessa inter­pretazione della storia dell'Italia moderna le cui origini risorgimentali non potevano non essere ricavate, come si è quasi universalmente rico­nosciuto, che dalla vicenda della Francia dopo l'Ottantanove, ed i cui svolgimenti ideologici ed istituzionali per tanti aspetti si legavano a quelli della sorella latina, sia prima sia dopo il compimento dell'unità nazionale.
La consapevolezza del legame tra l'avvio del processo risorgimentale e la rivoluzione francese, legame da taluni esaltato da altri deplorato da altri ancora negato nella sua forma più positiva ma accettato invece nel suo aspetto negativo di conseguenza o di reazione ad un evento volonta­riamente dichiarato estraneo alla nazione italiana, ha pesato quindi forte­mente sulla storiografia e sulla cultura italiana dell'Ottocento sin dal­l'indomani del crollo delle repubbliche del triennio giacobino (1796-1799). Il famoso giudizio di Cuoco sulla passività della rivoluzione napoletana del Novantanove e per essa dell'intera rivoluzione italiana aveva infatti il significato di affermare l'esistenza di una profonda separazione tra la rivoluzione di Francia, con i suoi fini, i suoi metodi ed i suoi svolgimenti, e la realtà italiana, fondata su condizioni storico-ambientali che avevano reso non assimilabile al contesto nazionale della penisola quanto invece aveva avuto una sua logica ed una sua valenza a Parigi. Discorso, questo, dell'autore del Saggio storico di carattere storicistico dal punto di vista della sua collocazione teorica, dottrinale e metodologica (non a caso si affianca a quelli di un Burke, di un De Maistre ed anticipa certe affer­mazioni del romanticismo storiografico e della Scuola storica tedesca),
* Questo scritto riproduce nelle linee essenziali il testo di una relazione letta al Colloque historique intemational sur La Revolution frangaise et l'Europe: 1789-1799 svoltosi presso l'Académie Européenne d'Otzenhausen dal 26 settembre al 1 ottobre 1988.