Rassegna storica del Risorgimento

PIEMONTE RIFORME CARCERARIE 1835-1857; VEGEZZI-RUSCALLA GIOVENA
anno <1989>   pagina <31>
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Vegezzi-R usatila e le riforme carcerarie 31
L'impiego consisteva, in sostanza, nell'obbligo di almeno una ispezione annuale negli stabilimentti giudiziari rientranti nella circoscrizione di pro­pria competenza, visita che doveva essere poi corredata da una relazione scritta da presentare al ministero degli Interni; per il tempo restante, quando non erano impegnati nelle visite esterne, gli ispettori svolgevano un normale lavoro d'ufficio, con lo stesso orario degli altri impiegati del ministero. La creazione dell'ispettorato generale delle carceri era stata solle­citata dallo stesso RuscaUa, che aveva immediatamente avanzato la propria candidatura. La carica di ispettore generale venne in seguito istituzionaliz­zata con r. decreto, il 13 novembre 1849.42> Tra le prime ispezioni di Vegezzi, va menzionata quella effettuata nell'ottobre del 1848 al penitenziario di Alessandria, istituto del quale ebbe modo di tornare ad occuparsi nel­l'agosto dell'anno successivo, in seguito ad una proposta del direttore riguar­dante un progetto di separazione dei laboratori artigianali.43) Appoggiando quella richiesta, il pubblicista torinese coglieva anche l'occasione per sottoli­neare nel suo rapporto al ministro la carenza di margini di sicurezza in cui erano costretti ad operare gli addetti alla sorveglianza di quel carcere, insistendo inoltre sul problema per lui centrale della moralizzazione dei detenuti, in quanto, affermava:
... il 'primo debito dell'Amministrazione si è la custodia dei reclusi in modo che non possano commettere delitti. In tal guisa mentre questi scontano la pena loro inflitta la Società non riceverà nocumento e sarà soddisfatta la pubblica vendetta.44)
Nel settembre del 1849, Vegezzi veniva chiamato ad occuparsi nuova­mente della Generala, in seguito ad una richiesta del dottor Giuseppe Carlo Bruna, medico chirurgo del correzionale minorile, il quale solleci­tava la nomina del nuovo direttore (proponendo se stesso quale possibile candidato) ed inviando un suo breve saggio sulla storia di quell'istituto, corredato da alcune osservazioni sulla situazione attuale. H parere espres­so da Vegezzi-Ruscalla fu tanto immediato quanto inesorabilmente nega­tivo: senza mezzi termini o giri di parole, egli bocciava l'autocandidatura del medico, muovendo anche alcune osservazioni alla sua lettera, che definiva intempestiva, superba e, soprattutto, scarsamente documentata, come la memoria allegata, scritta, secondo lui, da persona incompetente e piena di sé.46) L'interessamento di Vegezzi-Ruscalla per le sorti della Generala, della quale si era occupato per la prima volta come si è
42) A. CAPELLI, La buona compagnia, cit., p. 292.
43) A.S. Torino, I Sezione, Materie Economiche. Carceri. Alessandria (1847-1860), Mazzo da inventariare n 6, 4 agosto 1849.
*) Ibidem.
45) A.S. Torino, Sezione I, Materie Economiche. Carceri. Torino ( 1814-1849), Mazzo da Inventariare n 25, 2 settembre 1849. Sulla memoria del dottor Bruna, che porta il titolo di Notizie storiche sul Penitenziario dei giovani discoli della Generala presso Torino, si veda 'L. MARUCCO, La Generala o Penitenziario dei giovani discoli di Torino, cit., pp. 504-510.
46) A.S. Torino, Sezione I, Materie Economiche. Carceri. Torino (1814-1849), Mazzo da inventariare n 25, 4 settembre 1849.