Rassegna storica del Risorgimento
BAKUNIN MICHAIL ALEKSANDROVIC; MASSONERIA ITALIA 1864-1869
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Luigi Paolo Friz
A questo punto non si può negare che Bakunin ebbe introduzioni ad alto livello nell'ambiente massonico italiano. Frapolli teneva le redini di una parte cospicua dell'obbedienza al Rito Scozzese Antico ed Accettato. Garibaldi era l'eterno Gran Maestro Onorario. Come primo risultato la comune fratellanza ha dato sicuramente un apporto favorevole all'atmosfera dei colloqui di Caprera, stimolando ulteriormente l'entusiasmo che il russo dimostrava in quel momento per l'Eroe dei due mondi.
Pochi mesi dopo Bakunin viene delegato all'Assemblea Massonica di Firenze per rappresentarvi il Conclave della capitale toscana. A questo tipo di officina erano ammessi gli insigniti dei gradi filosofici che andavano dal 19mo al Simo.13) Da quel momento, tuttavia, i suoi progressi nel cammino di perfezionamento dello Scozzeismo subiscono un rallentamento. Il perché non è chiaro. Può darsi che egli inizi, poco a poco, quel processo di distacco che più tardi si manifesterà vistosamente.14) Non è escluso che in analoga evoluzione stessero avviandosi i fratelli che gli avevano aperto le porte delle Logge, per i quali, oltreché essere meglio conosciuto, egli stava maturando soluzioni ideologiche poco compatibili con le loro credenze. Infine possono essersi verificate entrambe le ipotesi. Tuttavia la rottura non fu traumatica perché, anche dopo la sua partenza, Bakunin continuò a corrispondere con alcuni massoni di rilievo, come Giuseppe Dolfi. Anzi, avviandosi per Napoli, riceve credenziali ufficiali dal Gran Concistoro della Valle dell'Arno: B>
13) Protocollo dei lavori dell'Assemblea Generale Costituente della Massoneria Italiana tenuta in Firenze- Firenze, Tipografìa dei Francomuratori, 1864. Vedasi anche Bollettino del Grande Oriente della Massoneria in Italia, Torino, Vercellino, 1864, I, p. 13. Questi documenti a stampa, entrambi contemporanei agli avvenimenti, sarebbero stati più che sufficienti per accreditare Bakunin della qualifica di massone. La sua presenza a Firenze ha indubbiamente favorito la delega di quel Conclave. Il fatto che rappresentasse questa officina significa ohe a quella data egli era ancora fermo al 30mo grado.
Quando si vuole inquadrare la situazione istituzionale dell'Ordine non sempre è facile rincorrerne le rapide evoluzioni. Le nostre interpretazioni si basano sugli Statuti generali dell'Ordine Massonico per l'Italia e per le sue Colonie, Firenze, Tipografia Nazionale del Grande Oriente, 1867.
M) E, CONTI, Michele Bakunin, cit., pp. 127-128, è fra coloro che pongono in evidenza la delusione manifestata da Bakunin per l'ambiente fiorentino in generale, al momento di lasciarlo per Napoli.
15) M. NETTLAU, Bakunin e l'Internazionale, cit., p. 23. Questo è il documento di cui parla l'autore per provare l'iniziazione di Bakunin. La sua data massonica è stata riprodotta da Nettlau in modo scorretto. Si deve infatti leggere 3 g del 4 [mese,] anno VX. 5865 e corrisponde alla data profana del 3 giugno 1865. In maniera del lutto fortuita, leggendo 3 g, è stata convertita in 3 giugno, mese che corrisponde effettivamente a quello dell'interpretazione corretta. Altri autori (ad es. E. CONTI, Le origini del socialismo a Firenze, 1860-1880, Roma, Edizioni Riunite, 1950, p. 78 n) l'hanno ripreso da questa fonte con lo stesso errore. Come giustamente afferma Nettlau esso stabilisce un punto di riferimento utile per temporizzare la partenza dell'esule da Firenze che i suoi studiosi più autorevoli fissano infatti al giugno 1865 (V. S. FURLANI, Archives Bakounine, Tavola rotonda, in Archivio Trimestrale, IX, 1983, n. I, p. 125). D'altronde già il 18 giugno Bakunin comunicava epistolarmente con il fratello Paolo da Sorrento (M. NETTLAU, Bakunin e l'Internazionale, cit., p. 12).