Rassegna storica del Risorgimento

BAKUNIN MICHAIL ALEKSANDROVIC; MASSONERIA ITALIA 1864-1869
anno <1989>   pagina <50>
immagine non disponibile

50
Luigi Paolo Friz
no propendere a collocarlo in un periodo successivo a quello fiorentino e ad includerlo fra le prime prove, in ordine cronologico, che danno con­sistenza alle opinioni di chi vuole incisiva l'azione del rivoluzionario a Napoli. In questo senso siamo confortati da una testimonianza di Tucci a Nettlau, secondo cui Bakunin avrebbe scritto, appena arrivato a Na­poli un lungo manoscritto di tal genere, tutto un manuale sulla massone­ria come egli desiderava vederla interpretata.33) Inoltre in un articolo apparso or sono dieci anni si dà notizia di un libricino (50x40) in cui si tratta il truce programma di una nuova Massoneria . Il libricino era incluso in un fascicolo informazione intestato a Saverio Friscia e cu­stodito nell'Archivio di Stato di Napoli. Per quanto la sua descrizione fosse un po' sommaria, dovrebbe trattarsi del frutto di un rapporto di polizia sull'iniziativa dell'anarchico.34)
Gli scritti in esame, proprio per il loro carattere frammentario, non consentono un'analisi completa delle proposizioni del rivoluzionario. Tut­tavia permettono riflessioni abbastanza conclusive. Il primo, in apparen­za, si sofferma sugli obbiettivi che dovrebbe avere la sua Massoneria riformata. In realtà si tratta di una continua polemica antireligiosa, di una insistente denuncia della schiavitù che può derivare dalla credenza del Dio cristiano. E la Massoneria per servir lTiumanité che cosa pre­tende di poter fare? protéger les innocents et les faibles, soigner les malades [...] et habiller les indigents, donner l'instruction aux enfants pauvres? Toutes ces oeuvres sont infiniment respectables , anzi, comme application pratique du principe de l'humaine fraternité, elles sont paride plus ou moins, dans la mesure de la capacitò de chacun, des devoirs [...] de tout homme qui n'est point étranger au principe de la charité. E allora si la FJV1. n'avait d'autre but que de les exercer, il n'y aurait aucune différence entre elle et ces innombrables corporations religieuses qui elles aussi n'avouent point d'autre but que l'exercise de la charité . Bakunin sembra qui ignorare completamente il dibattito in corso nell'Or­dine per la redinruzione dei suoi principi informatori, di cui si trovano indicazioni abbondanti nel Bollettino del Grande Oriente della Massone­ria in Italia di quegli anni. Quando poi tenta di affrontare il tema speci­fico del compito della sua rinnovata Massoneria non riesce ad approfon­dire il discorso: l'immense différence qui les séparé de toutes ces insti-tutiones religieuses se manifeste uniquement par l'esprit différent dans le-quel la FJVL d'un coté, et les corporations chrétiennes de l'autre di-stribuent leur instruction et leurs secours. Ces derniers ont pour but absolu et final la gioire de Dieu encore plus que l'allégement des souf-frances humaines, le triomphe de l'esprit religieux, la soumission de lTiom-me sous le joug divin, et par conséquent sous celui de l'Eglise [...] et comme conséquence nécessaire la déchéanche et l'abdication de la raison
33) M. NETTLAU, Bakunin e l'Internazionale, cit., p. 416. Tucci raccontò a Nettlau anche le vicissitudini delle varie redazioni di questo manuale,
3*) G. GABRIELI, Sutle tracce di Bakunin, in Rivista Massonica, XIII, N.S., 1978, p. 127. La fonte originale era: Archivio di Stato di Napoli, Prefettura, Fascio 932, Dalla nostra indagine per ritrovarlo è risultato che il documento, che potrebbe esserci stato di prezioso ausilio, nella collocazione indicata non c'è.