Rassegna storica del Risorgimento
BAKUNIN MICHAIL ALEKSANDROVIC; MASSONERIA ITALIA 1864-1869
anno
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1989
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pagina
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57
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LIBRI E PERIODICI
ERÀSMLA-LOUISA STAVROPOULOU, Panayioiis Panas (J832-1896). Un radicale romantico, Atene, Epikerotita, 1987, in 8, pp. 365. S.p.
P. Panas è un caso rappresentativo di intellettuale romantico del XIX sec. che associa l'attività politica e giornalistica con creazioni letterarie. Ha preso parte alle lotte dei radicali nelle Isole Ionie, al movimento contro il re in Atene scrivendo appassionate pagine a favore della repubblica ed ha vìssuto molti anni in Romania dove ha partecipato all'organizzazione di una società clandestina che mirava a una federazione degli Stati balcanici.
Le sue lotte e le sue idee si rispecchiano nella sua opera eclettica: ha avuto mano in 12 giornali; ha stampato più di 20 lavori; ha scritto poesie liriche e satiriche ed ha tradotto un gran numero di opere letterarie.
Questo studio su P. Panas è il risultato dì una lunga ricerca nelle biblioteche e negli archivi di Atene, delle Isole Ionie e di Bucarest e si basa principalmente su materiale del XLX sec. difficilmente reperibile. Presenta in modo chiaro la vita, le idee, l'attività politica e quella giornalistica di P. Panas e analizza la sua opera letteraria sia quella originale, sia quella di traduttore. Parallelamente questo libro dà molti nuovi elementi sul radicalismo ionio, sulle prime organizzazioni democratiche in Grecia, sui circoli letterari e le tendenze letterarie in genere presentando in tal caso un interesse storico generale. Una caratteristica particolare di P. Panas è il suo profondo contatto con l'Italia. Nel settore politico è stato un sostenitore in Grecia delle idee di Mazzini, specialmente per l'idea della Federazione Orientale e del ruolo della Grecia nell'incivilimento dell'Oriente.
Con lo scopo di creare una Biblioteca Italiana ha tradotto, tra gli altri, brani di Dante, Boccaccio, S. Pellico, G. Parini, G. Leopardi, A. BrofEerio, F. Guerrazzi.
MARIA CRISTINA CHATZIOANNOU
FRANCESCO BECATTINI, Vita pubblica e privata di Pietro Leopoldo; Firenze, edizioni medicea, 1987, in 8, pp. xix-181. L. 25.000.
Egli era un Proteo multiforme che sapea cangiarsi sotto diversi aspetti, vestir caratteri tutti differenti e opposti tra i medesimi; un composto insomma di moltissimo male e di una piccola porzione di bene. Avaro e fastoso; religioso, ipocrita all'apparenza, e miscredente e libertino fino all'eccesso; clemente e dotato di tutta la durezza tedesca; filosofo e nel tempo istesso arbitrario e despota ferocissimo, e rivestito della mania di volere essere legislatore, riformatore e teologo per tutte le strade e con tutti i mezzi ottimi o pessimi che se gli presentassero all'idea . Tale ritratto dì Pietro Leopoldo è contenuto in questo libello settecentesco di Francesco Becattini, che, proprio nell'anno delle celebrazioni del 250" anniversario dell'arrivo dei Lorena in Toscana, ci viene riproposto dalle edizioni medicea. Una ri proposizione quanto mai opportuna e provocatoria , che consente al lettore di approfondire la conoscenza di quel periodo anche sotto un'angolazione antagonista all'opera del granduca difficilmente riscontrabile nei testi contemporanei.