Rassegna storica del Risorgimento
BAKUNIN MICHAIL ALEKSANDROVIC; MASSONERIA ITALIA 1864-1869
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Vita dell'Istituto
Sforza Fogliarti, presidente; il m.o Dante Rabirti, segretario; il prof. Vittorio Agosti, il dott. Carlo Emanuele Manfredi, il rag. Giulio Filipazzi e il prof. Vittorio Anelli consiglieri.
E stata anche impostata l'attività scientifica per il prossimo anno. Saranno dedicate due sedute rispettivamente alla celebrazione del bicentenario della Rivoluzione francese e alla commemorazione del matematico piacentino prof. Angelo Genocohi, nel centenario della morte.
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RAVENNA. Il Commissario al Comitato ha svolto la propaganda agli insegnanti perché le scuole si associno, anche per incrementare la loro biblioteca. Ha avuto incontri con gli Amministratori Comunali perché il materiale risorgimentale, che ora si trova in un locale della biblioteca Classense posto alla rinfusa, senza nessuna cura, venga sistemato in ambienti tali da creare un museo stabile ed accessibile al pubblico. È stato promesso che sistemeranno il museo in diversi locali di un fabbricato al centro storico della città.
Ha avuto contatti con alcuni Amministratori Comunali anche per avere il parere favorevole a riunire in un'arcata del cimitero monumentale di Ravenna tutte le salme dei patrioti che hanno partecipato alle guerre di indipendenza, a quella di Crimea, ai Mille, che sono sepolti nei diversi campi del Cimitero.
Ha messo a disposizione del pubblico la propria raccolta risorgimentale. Nel periodo scolastico vengono a visitarla oltre a studiosi, gli alunni della 3a elementare e 3a media di Ravenna e di altre città accompagnati dai loro insegnanti: una ventina di classi.
Nel 1987 ha allestito una mostra con parte del materiale di proprietà esclusivamente dei: Guerrini, formata da 70 manifesti della Repubblica Romana 1849 ed altro materiale. La mostra è stata allestita dal Comune, dalla Round Table con la collaborazione della Provincia e dal Comitato, ed ha visto molta affluenza di pubblico.
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VITERBO. La prima guerra mondiale è riconosciuta dagli storici come il compimento dell'opera avviata con il Risorgimento, la Quarta guerra di indipendenza . Il nostro Comitato viterbese, presieduto dal prof. Bruno Barbini, ha pertanto voluto dedicare a questo evento il suo convegno di studi del 1988, nella ricorrenza del settantesimo anniversario della sua conclusione. Nei giorni 4, 5 e 6 novembre, ospite dei moderni e funzionali locali dell'Archivio di Stato di Viterbo, il Convegno si è occupato di Società, opinione pubblica, economia a Viterbo e nella Tuscia durante la Prima guerra mondiale ed ha preso in esame vari aspetti della Grande Guerra come sono stali vissuti nella realtà locale.
È giusto che la città e il suo territorio ritrovino la propria identità storica e le proprie radici culturali, rivivendo le ripercussioni dei grandi eventi storici in un ambiente a torto considerato a margine poiché anche qui la guerra ha avuto i suoi lutti e i suoi momenti gloriosi, le sue vittime ed i suoi croi; anche qui ha provocato profonde trasformazioni.
Alberto Monticonc ha aperto i lavori con una lucida introduzione, mostrando come la storiografia abbia interpretato la Grande Guerra in questi sette decenni sotto divese angolazioni, privilegiando ora un aspetto ora un altro, dalla mitizzazione eroica alla retorica nazionalistica, dalla dissacrazione alternativa sessantottesca alla critica antimilitaristica. La tendenza della ricerca attuale non è più di far storia contro qualcosa o qualcuno, ma di ricercare la realtà quotidiana come vissuta dalla gente comune, le trasformazioni nell'insegnamento, nel costume sociale, nel lavoro femminile, nell'espressione religiosa.