Rassegna storica del Risorgimento
BAKUNIN MICHAIL ALEKSANDROVIC; MASSONERIA ITALIA 1864-1869
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1989
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Vita dell'Istituto
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Per il prof. Monticene quindi è fondamentale lo studio delle realtà locali ed in quest'ottica si sono mosse le ricerche dei vari relatori, che hanno rievocato figure e momenti della Tuscia durante la guerra e nell'immediato dopoguerra, fino all'avvento del fascismo.
IJ pubblico, sempre numeroso ed attento, stimolato dalle acute provocazioni del prof. Giumella, ha seguito i lavori con interesse e talvolta con commozione, ritrovando ambienti e personaggi familiari per i meno giovani, mentre i più giovani hanno scoperto una storia profondamente diversa da quella dei libri, perché calata nella realtà quotidiana.
Maria Luisa Polidorì
Il professore romeno Stefan Delureanu può essere ormai considerato un vecchio ed affezionato amico di Viterbo. Il suo primo incontro con la città risale all'autunno del 1978, in occasione della sua partecipazione al 49 Congresso dell'Istituto, che vide la presenza in Viterbo, per una settimana, di un grande numero di studiosi italiani e stranieri. Da allora, Delureanu è tornato quasi ogni anno, tenendo applaudite conferenze che gli hanno procurato la più viva simpatia degli ambienti culturali. I temi da lui trattati non si sono limitati ai rapporti italo-romeni ed alle vicende politiche che, particolarmente nel secolo scorso ed all'inizio di questo, hanno accomunato la storia dei due popoli, ma hanno anche costituito un simpatico omaggio a Viterbo allorché, alcuni anni or sono, ha illustrato un ampio e preciso studio che il suo connazionale Nicola Cucu dedicò, nel 1938, alla nostra Piazza S. Pellegrino.
Anche il personaggio di cui Delureanu si è occupato nella conversazione in programma alla Sala Conferenze dell'Archivio di Stato il 23 novembre 1988 è strettamente connesso all'Italia. Infatti, Dora d'Istria è lo pseudonimo della scrittrice romena Elena Ghica, appartenente ad un'antica e nobile famiglia di origine albanese, che a partire dalla prima metà del '600 dette una lunga serie di principi alla Moldavia ed alla Valacchia. Sposata con il principe Kol'cov-Masal'skij, Dora d'Istria fu a lungo collaboratrice della Revue des deux Mondes, in Francia, mentre in Italia dove soggiornò per molto tempo, soprattutto dopo la morte del marito vari suoi scrìtti vennero pubblicati dalla Nuova Antologia. La sua opera ebbe il merito di diffondere in Europa la conoscenza della letteratura popolare, dei costumi e della storia dei popoli dell'Europa orientale. Numerosi sono i temi da essa trattati: letteratura, religione, questioni sociali, politica, storia, viaggi. Nella sua vasta produzione trova posto anche la narrativa.