Rassegna storica del Risorgimento
BALBO CESARE ; MOTI 1821 ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno
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1921
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ed in quella, ancor pia delicata, della questione orientale (5). Legata l'nna all'altra come esse erano, diveniva arduo per il Mettermeli fl poter combattere con efficacia la politica russa verso i Balcani e Costantinopoli che attirava ed entusiasmava Inanima religiosa del popolo slavo : ed era quasi impostile il poter sperare di adottare due criteri diversi per due fatti sostanzialmente identici-, della qual cosa derivava la necessità di trovare una via di uscita che soddisfacesse le esigenze imprescindibili dell'impero austriaco in occidente ed in oriente, senza suscitare inimicizie e contrasti con il potentissimo alleato. Tutta la forza, di cui il Mettermeli era capace, era stata usata in quel periodo di preparazione del congresso che avrebbe significato o la risurrezione della potenza di Yienna e del suo predominio in Europa o il tracollo di un'opera faticosa, quasi secolare! *fl era evidente che, quando il principe cancelliere fosae riuscito a riconquistare l'adesione dello Gzai? e ad allontanare definitivamente il pencolo dei tramonto bell'impero degli Àbsburgo, avrebbe cercato di basare la sicurezza, dello stato su fondamenta sicure ; mentre gli stati dai quali era partito il movimento insurrezionale avrebbero dovuto attendersi tutto quello che la necessità avrebbe ispirato ai cancelliere austriaco. Perciò gli uomini politici del Piemonte e coloro che, pur m esilio, avevano, gli occhi fissi su quello che preparavasi per la lor patria, avevano compreso il bisogno di costituire una difesa di quel che era successo pochi mesi innanzi, non per loro, ma per l'esistenza stessa degli Stati Sardi, presentendo la minacciosa offensiva del grande ministro di Francesco I. Sperando in un dissidio, che poteva esistere sostanzialmente, ma che. come vedremo, ragioni di opportunità rendevano vano, fra il gabinetto di Vienna e Pietrogrado; memori di quel che aveva "significato per l'Italia e per l'Austria la politica russa seguita fin quasi alla vigilia del congresso di Troppau, fidando nelle potenze occidentali delle quali esageravano il liberalismo e le intenzioni di opposizione al predominio absburghese in Europa, avevano, rivolto implicitamente agli uomini politici di queste grandi nazioni l'opera loro, perchè, comprendendo le intenzioni del Piemonte e valutando nella loro
(5} 3fBTTEKKioH, Mémoirée et dooumente, oo. eit. Ili, p. 469 segg. DE-Btoomi. MUtoir* diplomatique de VJSurope, deputa l'ouverture du congrès de Vietine jusqtfà la dòure du congrès de Berlin, Paris, Aleon, I p. 168 segg.