Rassegna storica del Risorgimento
RICCI VINCENZO ; V
anno
<
1921
>
pagina
<
252
>
tota BITGBNIO PAUSmÓMl
30
è in pericolo, quando è il tempo di fondarla, o perderla per lunghi
secoli (33).
L'idea di Cesare Balbo era di persuadere l'opinione pubblica delle grandi potenze,che il movimento italiano, nel Piemonte, dovevasi ricercare non nel settarismo né nell'influenza che avesse potuto esercitarvi una qualsiasi nazione straniera, ma nella natura stessa dei tempi e degli animi italici. Ond'ò che, se essa fosse stato meglio compresa da Ohi osservava ciò che vi avveniva, rimanendo estraneo al succedersi degli eventi, e da coloro che ne avevano preso la direzione, l'agitazione sarda sarebbe stata validamente coadiuvata da color che, latti consapevoli della sua natura reale, vi avrebbero veduto il migliore de' mezzi per restaurare sostanzialmente quell'equilibrio europeo che il Congresso di Vienna non poteva sperare mai di affermare in modo saldo e duraturo. Cesare Balbo voleva convincere i politici, che la grande maggioranza dei suoi contemporanei che avevano concepito, negli ultimi mesi, di restaurare una patria libera e grande, non aveva appartenuto alle sette, ma aveva costituito, inconsciamente forse, immaturamente céjrto, un partito di moderazione e di libertà insieme, che, alieno da metodi di violenza, aveva ideato di giungere allo scopo usando sistemi evolutivi sociali e politici. Questa era essenzialmente la concezione del Balbo ; e, sebbene egli tentasse di esagerare il numero degli aderenti alla dottrina dei moderatismo, aveva in fondo ragione. H moto piemontese èra Stato afferrato dal settarismo, quando gli elementi d'ordine o avevano rifiutato la loro collaborazione ad una siffatta opera rigenerativa o avevano dovuto piegare di fronte a forze maggiori ed erano stati costretti a desistere da ogni sforzo, per la inettitudine e la cecità di chi avrebbe dovuto esserne il più valido sostegno; quando cioè la parte migliore della popolazione si era trovata sperduta, abbandonata dai suoi capi naturali. Ha se le circostanze avevano gettato, e anche questo in un certo senso, alcuni de' dirigenti del movimento piemontese nel campo estremista, quando fosse stato ripreso l'andare ascensionale degli Stat Sardi verso la meta della libertà l'Italia e verso la, trasformazione degU ordini attuali di governo in sistemi ampiamente costituzionali, agevolando il compito alle potenze occidentali, per evitare un pai-
iJTjfèu. sr** *" * -* *- ******