Rassegna storica del Risorgimento

RICCI VINCENZO ; V
anno <1921>   pagina <255>
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TOA LETTERA INEDITA DI CESARE BALBO 206
piemontese, con conoscenza di causa, del partito liberale, con la profondità che egli solo fra suoi compatrioti possedeva, per averne sostenuto l'efficacia in ogni luogo ed in ogni tempo, divenendbne, volontariamente o no, il capo più stimato, perchè più ascoltato e più combattuto, Ma il Simple Réoit che, per prima fra le opere pubbli­cate intorno al moto piemontese dopo l'aprile del 1821 ed in modo :piu preciso del memoriale di Carlo Alberto, (36) accusava il Conte Cesere risolutamente di avere appartenuto e capeggiato la re­cente insurrezione, riversando anzi su di lui molta parte di respon­sabilità per ciò che era avvenuto, e che, nel tempo stesso, attri­buiva anche al Conte Prospero l'avere contribuito non poco alla rovina nella quale la rivoluzione aveva gettato il Piemonte con la sua politica errata di condiscendenze verso le nuove idee, distrug­geva tutto quello che il futuro autore delle Speranze aveva detto e fatto. Ed era tanto più gl'ave il danno che questa pubblicazione causava non solo al liberalismo degli Stati Sardi, ma a tutto il dominio di Carlo Felice, in quanto usciva alla luce in un momento, in cui cominciava a delinearsi nitidamente il predominio della tendenza reazionaria nel consesso delle grandi potenze.
Cesare Balbo, sia che fosse consapevole delle segrete mene diplomatiche, sia che il sentimento personale contro l'anonimo autore e la coscienza di non dover cedere di fronte ad una calunnia siffatta lo movessero, decise di rispondere nella maniera più agevole e più efficace insieme, per s, per suo padre* per la causa del liberalismo piemontese in specie. La mossa del Balbo fu atto saggio, Uerohè la stampa francese ed inglese infeudate ai centri governativi ed; agli ambienti reazionari avevano approfittato del Simple Rècti per gettare ancora una volta il discredito sulle aspirazioni del nazionalismo ita­liano. Fra gli altri organi VÉtoiU il 23 febbraio 1822, annunciando la nuova narrazione della insurrezione piemontese, la lodava per aver saputo dire tutta la verità e ne traeva conseguenze severe per i ten­tativi compiuti in quel volger di tempo in Italia, auspicando ohe nella nostra penisola fossero applicate severe nonne di governo clie avessero impedito per l'avvenire il succedersi di simili eventi. In modo non diverso sì esprimevano il Journal des Dtbals ed il Quotidienne, già severi critici del movimento sardo nell'aprile del 1821. In Inghilterra
(36) Rapport et Matts ile la ffcftHÈM M u Um. m *imoM *** l<t moie dea 1821 in FIORINI, Oli scritti di Q. Alberto *> cit. m 3-